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Giustizia ad orologeria. Uno dei mali italiani

C’era una volta la Giustizia e coloro che silenziosamente all’interno delle aule di tribunale si adoperavano per farla rispettare, nell’anonimato adempiendo sino in fondo alla loro missione, e soprattutto indipendenti da ogni “collegamento politico”,oggi purtroppo non è più così!

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magistrati giustizia e giudiciMolti infatti, anzi troppi, i Magistrati che attraverso le loro spettacolari inchieste si sono messi in mostra per potersi creare un posto nel teatrino della politica.
Il primo ad iniziare questa nuova professione, dopo mani pulite, fu Antonino Di Pietro a cui sono seguiti Ingroia, De Magistris, Emiliano e tanti altri. Forti del loro ruolo di cavalieri senza macchia portatori di giustizia e pulizia anche in politica. Soprattutto in politica.
Ed ecco che nel silenzio totale è nata la nuova casta. Quella dei duri e puri. Finiti  poi ad essere e comportarsi come coloro che li hanno preceduti, assumendo gli stessi atteggiamenti e comportamenti da loro stessi criticati.

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 Giustizia ad orologeria

Non sto accusando nessuno di compiere atti illegittimi. Ma, entrati a far parte del “mondo politica” non sono più stati in grado di giudicare super partes. Sono diventati di parte. Difendono gli amici ed accusano i nemici. Si voltano dall’altra parte se l’amico è birichino, si rimettersi momentaneamente la toga se è l’avversario politico di turno a perdere la “rotta”. Che dire,poi, dei molti non hanno nemmeno lasciato la magistratura e continuano, peggio degli altri, a far politica nelle stesse aule con sentenze che poco hanno a che vedere con la Giustizia? Li chiamano Magistrati e Giudici orologiai.

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Bravissimi ad emettere sentenze a favore o a sfavore, a seconda di come la pensano. Soprattutto appena annusano l’odore della campagna elettorale. Da questi personaggi, più che dei politici in carriera, dovremmo prendere le distanze! I veri burattinai sono loro. Sono loro che ci condizionano la vita, nel bene o nel male, attenti esclusivamente al loro interesse.
Purtroppo, per colpa loro,  la gente comune non si sente più in sintonia con la giustizia. La reputa ormai matrigna a discapito dei tanti magistrati onesti che provano, nel silenzio dei tribunali, ad invertire la rotta.

Nota della redazione
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Donatella Magnoni

Sono nata ad Abbiategrasso 52 anni fa e vivo a Vermezzo da altrettanti anni. Sposata da 28, ho 2 figli Federica e Marco. Appassionata da sempre di Politica, sono assessore dal 2015 del mio Comune. E dal 2013 Presidente Copagri Milano Monza e Brianza. Sono Appassionata di letteratura, Storia e Sport. Juventina dalla nascita e per sempre. Un'altra mia passione: la mia Lombardia, che amo da Nord a Sud, da Est a Ovest.

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