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M4 Il mistero della talpa

La linea M4 sul plastico del museo archeologico di Milano

La talpa che sta scavando sotto Milano, per realizzare la linea M4 delle Metropolitana milanese ha subito un improvviso arresto. Avrebbe dovuto infrangere l’ultimo diaframma, entrando nella fermata in costruzione di Via Foppa, per completare la prima canna, ovvero il primo dei due tunnel in cui i tremi passeranno.

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Le Talpe (TBM)

In realtà le talpe impegnate per la costruzione della M4 sono ben quattro. Due di diametro minore hanno scavato i tunnel che dal centro vanno verso la periferia, mentre le altre due, di diametro più grande, stanno scavando nel centro di Milano nella tratta tra le fermate di San Babila e Via Foppa.

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Evento mancato

Dopo l’invito alla stampa proveniente da M4, all’evento in cui si sarebbe dovuto rompere l’ultimo diaframma facendo così entrare la talpa nella fermata di Via Foppa, evento previsto per le 13,30 di mercoledì 15 luglio. I giornalisti presenti, sono stati informati del fatto che c’era un piccolo problema tecnico, e che in 24-48 ore avrebbero ricevuto un nuovo invito, ma sei giorni dopo, era ormai chiaro che non si trattava di un semplice problema tecnico.

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Una misteriosa processione di betoniere

Nella notte tra il 17 e il 18 luglio infatti, sono state notate, dagli abitanti della zona, molte betoniere che trasportavano tonnellate di cemento nel cantiere. La cosa ha fatto supporre ai molti testimoni, alla possibilità che si fosse verificato un cedimento strutturale in qualche parte del tunnel in costruzione, o forse persino di un allagamento.
È cosa nota a tutti che la falda acquifera milanese è spesso un ostacolo nella realizzazione di opere come le linee della metropolitana, e infatti anche in passato si sono verificati numerosi problemi legati a questo problema.

Le notizie ufficiali

In ogni caso la società M4 si è limitata a diramare un breve comunicato, in cui si spiega come in realtà le tante betoniere avvistate sul posto servano per costruire due gusci necessari per isolare l’uscita delle talpe proteggendo lo scavo da eventuali fuoriuscite d’acqua proveniente dal tunnel. Si specifica inoltre che il continuo utilizzo delle betoniere non ha nulla a che fare con cedimenti di strutture o altro, e che si tratta di un intervento transitorio per isolare la galleria dalla stazione, in modo da poter permettere l’abbattimento dell’ultimo diaframma in completa sicurezza.

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Un ulteriore ritardo

Questo inconveniente rallenta ancora una volta un’opera che in un primo tempo doveva essere pronta per Expo 2015. Nel 2013 infatti si vociferava di una possibile apertura di un breve tratto, dall’aeroporto di Linate fino alla stazione di San Babila, dove sarebbe stato possibile effettuare lo scambio con la linea 1 che portava direttamente alla fermata Rho Fiera. Tutto ciò non è ovviamente avvenuto, a tal punto che ad oggi nessuno dei tratti della M4 è ancora operativa. Se tutto andrà bene, la prima apertura sarà nella primavera dell’anno prossimo, da Linate a Forlanini, poi nel 2023 dovrebbe aprire fino a S. Babila e in fine nel 2024 dovrebbe aprire tutta la linea, da Linate fino alla stazione ferroviaria di S. Cristoforo.

Nota della redazione
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Gianluca Preti

Videomaker, grafico, fotografo, appassionato di Milano.

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