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Le follie della Milano di Sala. La polizia locale multa un disabile perché la figlia è residente

La polizia locale di Milano ha multato l’auto di una residente a Milano per aver parcheggiato nei posteggi dei residenti, quelli a strisce gialle, l’auto ereditata pochi mesi fa dalla madre appena deceduta, e ora intestata, come stabilisce la legge, agli eredi legittimi: il marito 84enne e la figlia. Lo scorso 11 marzo, la signora, una donna di 50 anni, stava accompagnando l’anziano padre, che soffre di gravi patologie agli arti inferiori, a fare un una risonanza magnetica, esame diagnostico necessario per la malattia oncologica di cui soffre l’uomo, alla Fondazione Don Gnocchi di via Capecelatro 66.

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L’uomo è un disabile non autosufficiente e non ha più la patente, che è scaduta, ma possiede metà dell’auto, mentre la figlia ha già una sua auto intestata, che ha un pass per poter parcheggiare sulle strisce gialle attivo. Al passaggio di proprietà per successione la donna aveva fatto domanda di avere un nuovo pass per il parcheggio sulle strisce gialle prima intestato alla madre, ma il Comune di Milano non glielo ha concesso perché concede un solo pass per patente nonostante l’auto sia a servizio di un disabile oncologico.

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Il verbale della multa è stato inviato a casa della donna, in via Morgantini con la dicitura che la sua colpa era avere parcheggiato su strisce gialle negli spazi di sosta senza autorizzazione nell’area per residenti all’altezza di via Capecelatro 75. La donna infatti è residente proprio all’angolo con via Capecelatro. Nella zona della Fondazione Don Gnocchi, nonostante le tante proteste dei malati e dei loro familiari, non esistono strisce bianche e aree di parcheggio destinate a chi si reca in ospedale.

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Le contestazioni che la signora fa al comune sono quindi due. La prima riguarda il fatto che non dipende da lei non avere l’autorizzazione a parcheggiare con la sua auto nel comune in cui è residente, ma dal comune stesso che ha istituito una regola assurda che non permette ai residenti di usufruire di una seconda autorizzazione per il parcheggio, nemmeno quando l’auto è a servizio di una persona chiaramente in difficoltà con la deambulazione.

La signora ha inviato una raccomandata al comune di Milano e alla polizia locale fornendo la documentazione medica del padre e quella dell’auto e chiedendo che la sua multa sia tolta. Vedremo poi come risponderà il comune che è comunque tenuto a garantire il parcheggio a chi ha difficoltà motorie, anche in assenza di certificazione, nei pressi di ospedali pubblici e privati.

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15 all’ora

Un’altra follia che è stata segnalata alla redazione, a proposito della viabilità di Milano, riguarda l’imposizione del limite massimo di velocità di 15 all’ora nelle vie che si trova la stazione Centrale e Piazzale Loreto. Considerando che una persona a piedi, in passeggiata, fa circa quattro chilometri all’ora e può raggiungere i 20 km all’ora se ben allenato, che in bicicletta si viaggia quasi sempre oltre i 15 km all’ora, e che la velocità di 15 chilometri orari, in auto non permette di inserire la seconda marcia, la zonaceve essere una specie di cassa del tesoro per le multe per eccesso di velocità del comune di Milano.

Nota della redazione
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