Prendimi per mano. Percorso gratuito per i bambini di Corbetta
Prendimi per mano è un’emozionante collaborazione tra lo Spazio Montessori di Cerello, frazione di Corbetta, e lo Studio Stregatto di
E’ successo ieri mattina poco dopo le 9.30. Un vigile del fuoco, effettivo al distaccamento dei Vigili del Fuoco di Legnano, e residente a Ossona, stava recandosi a prendere servizio quando è arrivato al semaforo di via Alfieri, all’altezza del numero civico 3, a Busto Arsizio. Il semaforo era rosso e, sdraiato per terra, c’era un uomo di più di 100 chili, svenuto e che sembrava bisognoso di soccorso immediato. Tutto si è svolto quasi al rallentatore, perchè percorrere via Alfieri al sabato mattina è un incubo a causa del traffico.
Il pompiere, abituato alle reazioni veloci, ha spento il motore dell’auto, inserito le 4 frecce , si è infilato i guanti monouso ed è sceso pronto a soccorrere il poveretto. Come gli è stato vicino, però, il paziente si è trasformato in un energumeno scatenato che, urlando, è saltato in piedi e si è lanciato, con tutta la forza che possedeva, sul cofano dell’auto nuova del vigile del fuoco, rompendone il parabrezza.
Gridava frasi come ” mi hai investito”,” voglio morire”, “mi hai fatto male”. Prima di aver fatto finta di essere svenuto e di aver quasi sfondato il cofano dell’auto, l’uomo aveva rivolto tutta la sua ferocia verso una donna di 74 anni. Gli si era buttato addosso e l’aveva fatta cadere sull’asfalto, sotto il suo peso. Poi, prima che riuscissero a fermarlo, le aveva preso la testa e aveva cominciato a picchiarla.
Da quanto hanno raccontato altri testimoni di questa terribile vicenda, l’auto del vigile del fuoco è stata l’ultima vittima del forsennato. “io stavo percorrendo una strada secondaria a piedi e ho visto il signore correre. Tempo di girare la curva del marciapiede e l’ho visto per terra, che teneva una persona era sdraiata sul fianco, con un cappuccio in testa, e gli picchiava la testa. Ho pensato che avesse sventato uno scippo. ” racconta una testimone dell’aggressione alla signora. “le persone attorno gli urlavano di lasciarla e piantarla. Intanto c’era chi chiamava i soccorsi. Ho scoperto che era una donna quando la ha lasciata andare”.
“Poi si è messo a pancia in su e ha iniziato a battere la testa sul marciapiede, nonostante gli gridassero di smettere, lui continuava. Una mia amica gli ha messo il piede sotto la testa così da attutire i colpi. Nel frattempo alcune persone hanno soccorso la signora aggredita che ha chiesto aiuto ad alzarsi. Hanno chiesto una sedia in cartoleria e anche se la signora chiedeva di andare a casa, è stata fatta sedere vicino al muro.
“L’uomo era sdraiato a terra, all’improvviso a smesso di battere la testa, si è fermato e ha sgranato gli occhi. Nessuno aveva il coraggio di avvicinarsi. Stava arrivando, molto lentamente, la jeep e quando si è fermata al semaforo, l’uomo si è alzato di scatto e si è messo a correre verso la strada inseguito da alcuni, e si è lanciato di pancia e poi ha rotolato sul cofano, buttandosi poi a terra e infilandosi vicino alla ruota.”
Il vigile del fuoco è riuscito a bloccarlo e a tenerlo fermo quei pochi momenti necessari alla volante della polizia di stato per arrivare. Insieme, ma con fatica, poliziotti e vigile del fuoco sono riusciti a caricare il forsennato in auto. Intanto sul posto era arrivata anche un’ambulanza della Croce rossa di Gallarate. I soccorritori hanno prestato le prime cure alla signora, che aveva alcune escoriazioni dovute alla caduta e al colpo alla testa. E’ stata portata al pronto soccorso dell’ospedale di Busto Arsizio, in codice verde.
Il vigile del fuoco si è trovato con il cofano dell’auto nuova sfasciato, e il parabrezza rotto, mentre un altro signore ha raccontato che, poco prima dell’incidente al semaforo, l’energumeno aveva preso il suo motorino e lo aveva gettato a terra, distruggendolo. Attualmente l’uomo è in custodia, nell’attesa di comprendere se ciò che ha fatto ha un risvolto psichiatrico, se è stato determinato dall’uso di sostanze, oppure se fare del male è stato il risultato di una libera e consapevole scelta.
Articolo aggiornato il 16/01/2024 09:46