TurbigoMilano città metropolitana

Omicidio di Emanuel Rroku: condanna a 17 anni per Gjinaj Rigels

Ieri, lunedì 20 novembre, la Corte d’Assise del tribunale di Busto Arsizio ha emesso la sentenza del caso dell’omicidio di Emanuel Rroku, avvenuto il 16 settembre 2022, davanti a un bar di via Allea a Turbigo, nel Milanese. Gjinaj Rigels, il 34enne albanese imputato per il delitto, è stato condannato a 17 anni e 4 mesi di carcere.

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Il verdetto ha sconvolto molte aspettative. Il pubblico ministero Ciro Caramore aveva inizialmente richiesto la condanna all’ergastolo, contestando l’aggravante dei futili motivi. Tuttavia, questa circostanza è stata esclusa dal verdetto. E’ stata esclusa dal verdetto anche l’accusa di recidiva per il possesso illegale di un’arma da fuoco. L’accusa ha sottolineato che il giovane di 23 anni è stato ucciso con un colpo di pistola al collo durante un acceso diverbio. Cinque testimoni, ascoltati in aula, sono stati rinviati a processo per falsa testimonianza. Sono accusati di non aver fornito informazioni reali con la loro versione.

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La difesa, guidata dall’avvocato Antonio Buondonno, ha sostenuto l’ eccesso colposo di legittima difesa o, in subordine, un omicidio preterintenzionale. Secondo la ricostruzione, la vittima sarebbe intervenuta per difendere una donna da un aggressore per strada, provocando un alterco che ha portato Gjinaj ad estrarre una pistola e sparare almeno tre colpi, uccidendo il 23enne e ferendo altre due persone.

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La tesi della difesa suggerisce che il colpo mortale è stato sparato in risposta a un pestaggio in corso, affermando che Rigels non avrebbe sparato con l’intenzione di uccidere, ma per difendersi. La Corte, tuttavia, ha riconosciuto l’atto come omicidio volontario, stabilendo la pena di 17 anni e 4 mesi di carcere per Gjinaj Rigels. La vicenda continua a sollevare domande sulla giustizia nel caso di Emanuel Rroku e sull’effettiva dinamica degli eventi accaduti a Turbigo.

Sul caso vi era stata una ricostruzione balistica in loco da parte dei Ris di Parma, precisa, che ha portato a verificare le traiettorie dei proiettili e tutte le situazioni che si erano verificate il giorno che Emanuel Rroku era morto, e altre due persone ferite, colpiuti dai proiettili. Per effettuare la ricostruzione era stato chiuso il centro di Turbigo per alcune ore.

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