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San Siro. Pregiudicato egiziano accoltellato per strada

Ieri sera, martedì, verso le 18.30, il sangue ha nuovamente inondato le strade del quartiere San Siro, a Milano. Questa volta è quello di un 25enne egiziano che è stato accoltellato in via Aretusa, nei pressi dell’incrocio con via Civitali, all’incirca all’altezza del numero 19. La vittima è una persona nota alle forze dell’ordine perchè ha numerosi precedenti. Ora è in gravi condizioni, anche se non in pericolo di vita.

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I sanitari della Croce Bianca di Milano e i medici e infermieri dell’automedica, inviati sul posto dalla centrale operativa del 112, lo hanno stabilizzato e poi trasportato al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Carlo di Milano, in codice rosso. Aveva ferite da arma da taglio, probabilmente un coltello, al volto e alla schiena. Le sue condizioni sono state giudicate serie dal personale medico intervenuto.

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Attualmente, la squadra scientifica della polizia di Stato sta raccogliendo le prove mentre gli investigatori stanno cercando di ricostruire i dettagli dell’accaduto. Sono emerse anche le prime testimonianze. Secondo queste prime informazioni, sembra che il giovane sia stato accoltellato da un suo conoscente mente si trovava vicino alla fermata dell’autobus ATM tra viale Aretusa e via Rembrandt, e che poi abbia tentato di fuggire crollando poco lontano.

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Non si conoscono i motivi dell’aggressione, anche se, dato il luogo in cui è avvenuta e il gran numero di immigrati con precedenti penali che vive nella zona, non è difficile immaginare siano legate ad attività illegali o a un regolamento di conti. La polizia sta lavorando per identificare l’aggressore. Per comporre il fascicolo delle prove saranno utilizzate anche le attività di indagine tecnica cioè la visione delle telecamere pubbliche private che si trovano nella zona.

Le reazioni dei residenti di San Siro

Non è sfuggito a nessuno che negli ultimi tempi siano sempre di più i regolamenti di conti e i fatti violenti che coinvolgono immigrati, mentre gli italiani restano un po’ al di fuori dalla violenza, quasi fossero testimoni di guerre che avvengono a casa loro senza che vi partecipino. È è cinico, ma non ipocrita, ma agli italiani non importa assolutamente nulla se l’è pregiudicati egiziani si ammazzano fra di loro. Anzi, ci si può spingere a scrivere che il sentimento comune è quello che descrive la situazione con un ” è uno di meno”.

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Questo cinismo è stato determinato dalle grandi difficoltà create ai milanesi da un immigrazione incontrollata, e buonista, di personaggi che non hanno quel che si dice “nè arte né parte”, che è impossibile possano integrarsi nel nostro sistema di regole e di leggi, che vivono di espedienti e il cui concetto di successo è quello di diventare uno spacciatore più grosso e potente degli altri. La colpa è anche dei milanesi. Se consumassero meno droga e pensassero di più a vivere una vita sana, la città sicuramente sarebbe meno attrattiva per questo genere di persone.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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