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Il pilota della Ferrari Carlos Sainz arresta tre rapinatori, con l’aiuto del suo staff e dei passanti

Ieri sera a Milano, nei pressi dell’hotel Armani, in via Manzoni, tre rapinatori hanno rubato dal polso del pilota della Ferrari, Carlos Sainz, un orologio Richard Mille, ma quello ciò che sembrava un ordinario atto di criminalità ha preso una svolta sorprendente, grazie all’intervento coraggioso dei passanti. Una scena da film in cui il pilota ha dimostrato di essere eccezionale anche nella guida in città.

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Carlos Sainz ferma un rapinatore

Verso le 20.30, mentre Carlos Sainz era con il suo manager, tre giovani marocchini di 18, 19 e 20 anni hanno tentato di sottrargli un orologio di lusso, un esclusivo Richard Mille modello Alexander Zverev. La loro fuga, però, ha avuto un esito imprevisto. Carlos Sainz, alla guida dell’auto del suo manager, ha dato loro la caccia, cercando di bloccare i rapinatori. In un’azione coraggiosa e decisa, il celebre pilota di Formula 1 è riuscito a fermarne uno in via Pietro Verri, grazie all’aiuto tempestivo di due passanti.

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Il suo manager e un componente del suo staff gli altri due

Nel frattempo, il manager di Carlos Sainz ha fatto la sua parte, riuscendo a fermare il secondo rapinatore in via della Spiga. Il terzo complice è stato bloccato poco distante da un altro membro dello staff del pilota, sempre con il prezioso contributo dei passanti. Quindi è stato chiamato il 112 per la segnalazione dei tre arresti civici. I tre rapinatori sono stati consegnati agli agenti delle volanti dell’ufficio di prevenzione generale, che hanno completato l’operazione di fermo e portato in questura i tre rapinatori per la stesura degli atti.

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Una scena da film che sottolinea l’importanza del coraggio e della cooperazione fra cittadini nelle situazioni di emergenza, e dimostra anche il ruolo cruciale che i cittadini possono svolgere nella sicurezza della comunità, ed è un potente Esempio di come l’azione solidale è determinata possa avere un impatto significativo nei momenti di pericolo, rafforzando il tessuto sociale e portando all’arresto dei criminali, consentendo così alla Polizia di Stato di intervenire prontamente e procedere con la stesura degli atti di legge. Carlos Sainz può sicuramente ringraziare il suo talento alla guida, ma anche l’aiuto di coloro che si sono dimostrati pronti a difenderlo.

Le regole dell’arresto civico

In tanti sono convinti che i cittadini non possono procedere a difendersi da soli durante le situazioni di emergenza e chesia sempre necessario aspettare l’intervento di polizia e carabinieri. Se da una parte è vero che l’intervento delle forze dell’ordine è necessario, non è vero che non ci si possa difendere. La legge che determina i casi in cui è possibile procedere all’arresto di delinquenti da parte dei cittadini è chiara. Si possono effettuare arresti in emergenza quando il reato sta accadendo o è appena accaduto e si ha la certezza del colpevole.

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Si può procedere con l’arresto civico per tutti i reati contro la persona, cioè tutti i tipi di aggressione, minaccia, rapina e scippi che mettano a rischio l’incolumità fisica o psicofisica della vittima, e per i reati contro le cose, se il reato supera i tre anni di condanna. Da questa tipologia di reati rimane escluso esclusivamente il furto semplice, quello che non implica nessuna altra azione del ladro oltre al prelievo dell’oggetto rubato. Però già il fatto che il colpevole rifiuti di restituire, a richiesta, il maltolto trasforma il furto semplice in furto aggravato e permette quindi l’arresto civico in flagranza.

Le regole che il cittadino deve seguire sono però semplici. Finita l’azione in emergenza con il blocco del colpevole, il cittadino lo deve informare che lo ha arrestato. Basta la frase “Sei in arresto”. Quindi lo deve consegnare nel più breve tempo possibile alle forze dell’ordine, firmando il verbale di consegna. Nell’attesa delle forze dell’ordine, il cittadino può anche legare il colpevole, purché usi mezzi di fortuna. Questo perché ci si aspetta che la gente non vada in giro casualmente con in tasca delle manette o altri atrezzi per legare le persone. Vanno bene quindi le cinture dei pantaloni, le stringhe delle scarpe, o qualsiasi tipo di corda, spago o fascetta.

Attenti alla Flagranza

Attenzione però alla fragranza. Bisogna essere assolutamente certi di arrestare il colpevole, e non un’altra persona che gli somigli. Questo è il motivo per cui si dice che la fragranza di reato dura, per i cittadini, fino a che riescono a tenere d’occhio il colpevole. È una regola che serve a tutelare i cittadini da errori rovinosi. Quando si è concluso il tempo della flagranza di reato, è obbligatorio che le indagini che porteranno all’identificazione del colpevole siano effettuate dalle forze dell’ordine.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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