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Alessandro Venturelli: scomparso da quasi 3 anni e nessuno sa che fine abbia fatto

Alessandro Venturelli è scomparso da casa da quasi 3 anni, il 5 dicembre 2020, durante il secondo lockdown, da Sassuolo, in provincia di Modena e nessuno sa che fine abbia fatto. Oggi ha 23 anni. Si è allontanato da casa da solo, portando con sè solo un libro e i documenti, in uno zaino nero. Il giorno prima della scomparsa era stato visitato da uno psicologo e dal medico di famiglia perchè aveva mostrato dei preoccupanti segni di squilibrio.

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Alessandro aveva paura per sè e per i sui genitori, ma i genitori non sanno definire, nemmeno oggi, se la paura che provava era conseguente ad un fatto concreto oppure ad un disagio psicologico, una paranoia. “Sono stati 10 giorni di inferno” ha detto Roberta Carassai, mamma di Alessandro, raccontando la vicenda.

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Gli avvistamenti

In questi 3 anni ci sono state molte segnalazioni della presenza di Alessandro Venturelli in vari luoghi, ma si sono tutte rivelate delle piste false. L’ Attenzione degli investigatori si era concentrata soprattutto su una segnalazione che arrivava dall’Olanda, perché una perizia sullo smartphone di Alessandro aveva scoperto che il ragazzo aveva effettuato delle ricerche sul modo di raggiungere il paese e aveva chiesto informazioni per alcuni alloggi nei pressi di Amsterdam. La segnalazione raccontava di un ragazzo dai capelli lunghi e incolti e che pareva sofferente.

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Roberta Carassai, la mamma di Alessandro ,si era recata e l’Olanda per verificare personalmente la notizia ma si era poi scoperto che i ragazzi in questione non era Alessandro. Attualmente La famiglia sta chiedendo che sia emesso un documento di indagine europeo, che permette di effettuare indagini in coordinazione con le forze dell’ordine olandesi, per verificare se Alessandro Venturelli ha soggiornato, in questi tre anni, in Olanda.

Alessandro Venturelli è a Scampia?

In questo momento la mamma di Alessandro Venturelli è a Scampia, a Napoli. In questi giorni è arrivata una segnalazione che pare avere dei fondamenti. Un barista ha riconosciuto il tatuaggio sul polso di Alessandro, una data scritta con numeri romani sormontato da un quadrifoglio. Era tatuata su un ragazzo che somigliava ad Alessandro e che si trovava al bar con una ragazza. Insieme a Marinella Maioli dell’associazione Il coraggio, Roberta Carassai si è quindi recata a Scampia per verificare di persona la segnalazione e per tentare di trovare Alessandro.

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Scampia è uno dei quartieri di Napoli ad alto rischio criminalità. Si dice che poliziotti e carabinieri facciano fatica ad entrarci, e questo lo rende uno dei migliori posti per vivere indisturbati, anche se vivere in quella enclave non permette di costruirsi una vita normale e alla luce del sole e neppure di costruire qualcosa.

Il problema dell’allontanamento volontario

La procura, e le forze dell’ordine, non hanno ancora archiviato le indagini sulla scomparsa di Alessandro Venturelli perché, nonostante sia certo che il ragazzo si è allontanato da casa da solo e senza costrizioni, vi è l’elemento della sua confusione e probabile paranoia degli ultimi giorni. In tre anni, con il cambio radicale delle abitudini di vita che ha fatto, potrebbe aver ritrovato la sicurezza di sé e l’equilibrio, ma il fatto che non abbia ancora trovato il modo, o il coraggio, di comunicare ai suoi genitori la sua volontà di non essere cercato, lascia aperte ancora molte ipotesi.

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L’archiviazione del caso, a cui i genitori si oppongono, non permetterebbe alle forze dell’ordine di continuare indagini e ricerche in modo attivo. Questo non impedisce che i genitori possano continuare a cercare il figlio da soli o con l’aiuto o sostegno di altre persone, ma non avere il supporto dei mezzi investigativi ufficiali e degli Alert generati dal sistema digitale interforze al momento in cui si controllano i documenti alle persone, renderebbe queste ricerche, già difficili, molto più complicate. Infatti può capitare che una persona dichiarata scomparsa sia fermata per un controllo dei documenti.

In quel caso, non appena sono inseriti i dati, il tablet in dotazione alle forze dell’ordine restituisce un Alert colorato di rosso che permette all’agente o al carabiniere di accedere alla scheda della persona, e alle motivazioni per cui è segnalata. L’attivazione dell’ Alert è vista da tutti gli operatori delle forze dell’ordine presenti in Italia che ricerchino lo stesso nome, cosa che viene fatta solo se vi è un’indagine aperta.

Per questo, se Alessandro Venturelli è vivo, si è allontanato in modo volontario e non vuole tornare a casa o rivedere i sui genitori, farebbe sicuramente meglio a dirlo. Altrimenti i suoi genitori continueranno a cercarlo ovunque e le forze dell’ordine continueranno ad avere quell’ Alert attivabile sui loro tablet il che lo spingerà, se non vuole essere rintracciato, a vivere in clandestinità quasi fosse un latitante, invece di una persona normale che si è allontanata da casa.

La scelta di vivere a Scampia potrebbe proprio essere stata determinata da questa volontà di non essere rintracciato, ma chi vuole crescere deve affrontare la realtà e se Alessandro Venturelli dicesse chiaramente al sua volontà, i genitori smetterebbero di cercarlo e lui sarebbe libero di vivere come meglio crede. Sempre che, appunto, non lo faccia perchè gli è successo qualcosa di brutto.

La scheda di “Chi lo ha visto?”

La trasmissione televisiva “Chi lo ha visto?” si è occupata del caso di Alessandro Venturelli e ha preparato una scheda. Statura:170. Occhi: castani. Capelli: castani. Abbigliamento: una giacca a vento blu, una felpa con cappuccio grigia, pantaloni della tuta grigi, scarpe da ginnastica chiare; ha con sé uno zaino di pelle nero. Segni particolari: una rosa tatuata sull’avambraccio sinistro; una data scritta con numeri romani e un quadrifoglio tatuati sul polso sinistro; due fasce nere tipo “bracciale” tatuate sull’avambraccio destro; lobi delle orecchie forati; una cicatrice sul collo all’altezza della gola.

Scomparso da: Sassuolo (Modena), zona Rometta alta. Data della scomparsa: 05/12/2020. Alessandro Venturelli, 20 anni, abita con i genitori a Sassuolo (Modena). Sabato 5 dicembre si è allontanato da casa intorno alle 15:30 e non ha fatto più rientro. Ha con sé i documenti, ma non il cellulare. La sua ultima immagine di quel giorno è di una telecamera di videosorveglianza nei pressi della sua abitazione.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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