Sesto San Giovanni. Subisce violenza per 5 ore. Salvata dalla polizia
Gli agenti del Commissariato di Sesto San Giovanni sono riusciti a salvare in extremis una donna che stava subendo violenza dal compagno dopo essere stata sequestrata e picchiata. E’ successo nel pomeriggio di venerdì 3 giugno. Gli agenti sono stati chiamati dalla sorella della vittima che non riusciva a contattarla al telefono.
Nonostante le tante chiamate, la vittima non rispondeva al telefono. La donna si è quindi recata a casa del compagno della sorella, a cercarla. L’uomo, 37 anni, non la ha lasciata entrare nell’appartamento. Era alterato, non gliela ha lasciata vedere con la scusa che dormiva. La donna ha chiamato la polizia. Una volta sul posto i poliziotti hanno tentato di convincere l’uomo a lasciarli entrare con le buone maniere
Lui insisteva che la donna non doveva essere disturbata, perché stava dormendo in camera da letto. Alla fine i poliziotti sono entrati. Proprio in quei momenti la donna è riuscita ad aprire la porta dalla stanza in cui era stata rinchiusa. Era piena di lividi. E’ corsa ad abbracciare la sorella. L’uomo invece si è scagliato contro il poliziotti colpendoli con dei pugni diretti al volto. È stato immediatamente bloccato, atterrato e arrestato.
La vittima ha raccontato ai poliziotti di essere stata costretta, per quasi cinque ore, sotto la minaccia di un coltello, a rimanere nell’appartamento e subire atti sessuali. L’uomo le aveva anche rotto il telefono. La poveretta è stata portata in ospedale. L’uomo è accusato di violenza sessuale sequestro di persona, lesioni aggravate e resistenza e violenza pubblico ufficiale. Se la polizia non fosse intervenuta così velocemente alla segnalazione della sorella della vittima probabilmente ci troveremo di fronte a un altro omicidio.
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Si Angelo, ma quello che è peggio è che sono stati pubblicati online gli appunti che ho dettato invece dell’articolo che avevo scritto. Mi scuso…
A mia discolpa c’è che sto invecchiando e ho bisogno di occhiali nuovi ( e di un dittafono migliore). Ho sistemato i numerosi refusi.
Sono casi di cui è molto difficile scrivere, perchè non si possono dare particolari che permettano di identificare la vittima, quindi nemmeno l’età, il luogo preciso o altro. Quindi bisogna sforzarsi di rendere decente un articolo che parla della sorella della vittima, la donna, la vittima, l’uomo, il cattivo ecc. ecc..
Ilaria, l’articolo è interessante completo ma pieno di refusi illeggibili senza un po’ di fantasia. Per caso è dettato a voce?