Economia e lavoroMondo

Portovesme SRL, gli operai Sardi iniziano a fare sul serio.

La Portovesme SRL è una fabbrica che si occupa della lavorazione di metalli situata ne Sulcis, e dove si trova il Sulcis molti di voi si chiederanno. Il Sulcis è un territorio che si sviluppa nella parte sud occidentale della Sardegna con borghi, spiagge, coste, entroterra che senza essere eccessivo definirei STRAORDINARI. Per ricchezza storico/culturale e bellezza del territorio risulta difficile credere che sia una delle zone più povere del sud Italia, no scusate d’Italia anzi no d’Europa! Si il Sulcis è la zona più povera d’Europa e spero che qualcuno di voi che legge avrà la curiosità di venirla a vedere per rendersi conto come il triste primato possa essere solo una conseguenze di una strategia ben riuscita. All’interno di questa meravigliosa parte di Sardegna opera, da ormai qualche decennio, la Portovesme SRL che da qualche settimana sta facendo conoscere la sua esistenza a tutta l’Italia.

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Per farla breve la proprietà della fabbrica lamenta il caro energia che starebbe rendendo poco redditizio il funzionamento dell’impianto e quindi ha messo in cassa integrazione i propri dipendenti assunti a tempo indeterminato e minaccia di licenziare tutti quelli a tempo indeterminato. I lavoratori dicono che l’azienda si sta nascondendo dietro la scusa dei rincari energetici per nascondere semplicemente la sua volontà di abbandonare il territorio senza dare molte giustificazioni e l’azienda dice che invece non hanno nulla da nascondere e semplicemente non riescono più a far quadrare i conti. Chi ha ragione? Nessuno lo potrà mai dire con certezza nei prossimi 400 anni, questo è il talento più evidente della nostra società, e non sarò io di certo a provare ad individuare colpevoli o vittime visto che mi troverei schiacciato da tonnellate di carte portate dalle parti in causa.

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Cosa si può fare allora? Usare il buon vecchio buonsenso. Quello che è reale è che ci sono 1450 persone, con relativi impegni presi (mutui, finanziamenti, progetti di vita etc…) e alcuni con famiglie a carico, che rischiano di perdere tutto perché la guerra tra Russia e Ucraina ha portato un aumento del costo dell’energia, prendendo per vera la versione della proprietà di Portovesme. E che colpa ne ha il lavoratore della Portovesme SRL se nel 2023 esistono ancora persone che vogliono fare la guerra? Credo che il buonsenso porterebbe chiunque a pensare che tutti i lavoratori a tempo indeterminato e determinato saranno impegnati per i prossimi anni nella bonifica del territorio che sicuramente avrà patito parecchio la presenza della Portovesme SRL e nel frattempo costruire altre possibilità di lavoro per quando le opere di bonifica saranno concluse . Non stiamo parlando della Siberia, stiamo parlando del Sulcis che è un posto con bellezze straordinarie per quanto riguarda il territorio, con un clima mite tutto l’anno e una voglia pazzesca di smettere di essere triste e scoraggiato.

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Oggi gli operai della fabbrica hanno iniziato a fare sul serio e un lungo corteo di scioperanti si è mosso dall’ingresso della Portovesme SRL per raggiungere la zona di carico e scarico e bloccare i camion per il trasporto delle materie prime da lavorare e lavorate nella fabbrica. La proprietà oggi aveva dato l’ordine di portare via dalla fabbrica i materiali non ancora lavorati ma gli operai non l’hanno permesso. La regione Sardegna, a detta di alcuni lavoratori con cui ho parlato, sta offrendo appoggio alla battaglia degli operai e anche il governo di Roma spinge per un accordo tra le parti. Io che conto come il 2 di briscola suggerisco di usare buonsenso e lealtà perché ogni persona che non fa del male agli altri ha il diritto di vivere una vita dignitosa. Vi terrò quotidianamente informati su quel che succede.

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