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La guerra non c’entra nulla con il caro bollette, nemmeno con quelle del gas

Ogni Stato, ogni mese, acquista in una borsa dedicata l’energia che gli serve, e la rivende ai distributori. Il prezzo all’ingrosso è uguale per tutte le aziende del settore energetico interne a quello stato. Non si può comprare energia ini Italia e rivenderla in Germania o il contrario. La rete di distribuzione, cioè i tubi, scorrono solo sul territorio statale. Mostro qui sotto le tabelle dei prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica.

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Il PUN, prezzo unico nazionale

bollette,gas,luce. La guerra non c'entra nulla con il caro bollette, nemmeno con quelle del gas - 01/07/2022
pun da giungo 2021 a maggio 2022

In questa tabella potete vedere quanto l’energia costa all’ingrosso, ad ogni distributore di energia elettrica. Per avere il costo dell’energia che consumate ogni mese, vanno calcolati quei prezzi per il consumo effettuato. Trovate i vostri dati sul contatore, cliccando più volte sul bottone che si trova a lato del display. Oppure potete leggerlo nella bolletta della luce.

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A giugno 2021 non c’era nessuna guerra

Se controllate attentamente la tabella vi accorgete che il primo rincaro significativo si è avuto a Settembre 2021, quando nessuno neppure pensava che ci sarebbe stata una guerra. Si stava uscendo dalle restrizioni dovute al Covid19 e la guerra in Ucraina è iniziata il 24 febbraio 2022. A dicembre 2021 c’è stata un altra botta di rincari e poi una terza la si è avuta a marzo, questa volta in concomitanza con l’invasione dell’Ucraina, ma troppo presto perchè potesse aver influito.

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La bolletta

in quel momento ci sono stati dei correttivi da parte dello stato italiano, e il prezzo all’ingrosso della corrente elettrica nei mesi seguenti è sceso. Se guardate la vostra bolletta, potete notare che ci sono delle spese fisse, degli oneri commerciali ( tra gli 8 e i 13 euro a bolletta), le tasse, le spese di gestione del contatore, il canone rai, e il ricarico dell’azienda distributrice, che deve comunque essere una percentuale fra una piccola forbice definita dallo Stato e sotto il suo controllo.

Il gas

Si sentono molti, in questi giorni dare la colpa alla guerra in Ucraina e agli ucraini per i prezzi del gas. La gestione della distribuzione del gas avviene nello stesso modo in cui avviene quella dell’energia elettrica. Cambia solo l’unità di misura e il PUN. L’offerta di gas naturale prevede un prezzo indicizzato all’ingrosso che si ottiene, dalla media mensile del costo di sbilanciamento in acquisto ed il prezzo del bilanciamento gas in Italia nei corrispondenti giorni di prelievo. Il prezzo di oggi copre i costi previsti di approvvigionamento di domani.

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Fino al mese di competenza Novembre 2021 l’offerta di gas naturale prevedeva un prezzo indicizzato al TTF determinato in ogni trimestre come media aritmetica delle quotazioni forward trimestrali OTC relative al trimestre in questione, presso l’hub TTF, rilevate da ICIS-Heren con riferimento al secondo mese solare antecedente il medesimo trimestre.

Ecco le tabelle, con le relative date, del costo del gas all’ingrosso

bollette,gas,luce. La guerra non c'entra nulla con il caro bollette, nemmeno con quelle del gas - 01/07/2022

Fino al mese di competenza Novembre 2021 l’offerta di gas naturale prevedeva un prezzo indicizzato al TTF determinato in ogni trimestre come media aritmetica delle quotazioni forward trimestrali OTC relative al trimestre in questione, presso l’hub TTF, rilevate da ICIS-Heren con riferimento al secondo mese solare antecedente il medesimo trimestre.

bollette,gas,luce. La guerra non c'entra nulla con il caro bollette, nemmeno con quelle del gas - 01/07/2022

Confrontando i costi di due anni fa con quello odierno si nota subito che gli aumenti incredibili non sono avvenuti in periodo di guerra, ma ben prima, durante i lock down, e soprattutto nel periodo di adattamento delle nuove leggi della transizione ecologica. Già, non è colpa nè della Russia, nè dell’Ucraina, se i prezzi del gas sono aumentati a dismisura.

Cosa fare?

L’idea di consumare meno gas e meno elettricità possibile, può alcune volte non essere perseguibile. Però anche le candele prevedono un accendino, che va a gas. Se fossi nello Stato prevedrei una distribuzione di pannelli solari, comprati o prodotti e distribuiti gratuitamente a chi ha spazio per metterli. Sarebbe un’ottima soluzione per abbassare i costi e arricchire la rete energetica nazionale.

Lo stato italiano non lo farà mai

Purtroppo viviamo in un paese per cui ogni cosa semplice vien complicata e se possono mettere degli inciampi chi vuol migliorare il modo di vivere di tutti, lo fanno. Spesso lo Stato si pone come nemico dei cittadini, invece di esserne l’espressione, cioè l’organizzatore serio dei servizi di utilità sociale.

Le community e i gruppi di acquisto

Per questo, in una visione sociale che va oltre le organizzazioni statali, ma ponendosi come una delle strutture di diritto sociale che è portatrice di interessi diffusi e che quindi può interfacciarsi con le istituzioni, sono nate le community, i gruppi di acquisto, i sodalizzi e le associazioni e tutte le altre forme di legame sociale fra cittadini che hanno uno stesso problema da risolvere. I gruppi di acquisto sfruttano la messa a disposizione di stock di merci scontate per poi ridistribuirle al loro interno, i sodalizi e le associazioni sono indirizzati a ottenere risultati positivi e benefici su temi precisi, come l’assistenza ai poveri, la sicurezza, la cultura, lo sport.

Le community invece rappresentano la novità. Si tratta di persone che si uniscono e collaborano allo scopo di ottenere un vantaggio in determinati settori. Sono i fautori dei passaparola, i collezionisti dei punti sconto, gli utilizzatori delle gift card. Si sostengono e aiutano fino a che ogni membro della community non possiede completamente la materia e non è in grado di trasmettere il sapere e tutti i vantaggi che ne derivano anche alle persone che coinvolge.

Le community vivono su internet e approfittano della velocità della rete per crescere iI più velocemente possibile. Hanno iniziato con i forum, si sono formati con il mining, hanno imparato attraverso la collaborazione alla costruzione beta dei programmi del mondo dei free software, e ora si dedicano anche all’energia e all’ambientalismo e sono pronte a partire anche per altre sfide. Sono le padrone dei webinar, delle presentazioni youtube, della leads generation effettuata attraverso il passaparola spinto a velocità pazzesca. Le community costruiscono reti, le modellano, hanno potere e ne traggono vantaggi.

La community dell’Energia

Con la crisi economica attuale, e con i prezzi che sia alzano continuamente, è stato naturale che in un settore così importante per la nostra vita come è quello dell’energia, nascessero community che si interfacciano direttamente con le aziende. Secondo me, presto non sarà così solo per l’energia, ma tutti i servizi pubblici tenderanno a interfacciarsi con le reti e le community. Il sistema della presentazione tramite webinar e del lead, il contatto, avrà il sopravvento nell’economia di internet e se c’è una rivoluzione internet io sono in mezzo.

Il webinar

C’è un webinar di presentazione di una community che si occupa di energia. Si, ci sono anche io. Offre delle opportunità con degli aspetti sociali molto importanti e offre un metodo di fare community, che non sarei mai riuscita a starne fuori. Dovete solo registrarvi e ascoltare, e poi fare come volete. Potete contattarmi, o ignorarmi, a vostro piacimento, ma la cosa importante è che ascoltiate cosa si dice in questo Webinar .

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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