Via Forze Armate bloccata questa mattina per una manifestazione per la pace. Non tutti sono stati contenti
Questa mattina i ragazzi delle elementari e delle medie dell’ istituto comprensivo Iqbal Masih di via Bianca Milesi, nel quartiere di Baggio, hanno partecipato ad una manifestazione , con corteo, per chiedere la pace in Ucraina. La manifestazione è stata voluta dalla dirigente scolastica Carmen Lanzotti e ha messo in crisi la viabilità dell’intera via Forze Armate. Nella foto un momento della manifestazione
Da una parte i bambini sono stati sicuramente contenti e pieni di gioia per aver partecipato per quanto nelle loro forze a una manifestazione che chiede la pace in Ucraina. Sono stati felici della loro esperienza, per quanto inutile possa essere una manifestazione di questo genere nel contesto pratico. Dall’altra parte si sono avute molte lamentele per come è stata gestita l’organizzazione della manifestazione stessa.
Via Forze Armate non è una delle vie milanesi adatte alle manifestazioni perché fa parte del nodo di entrata del veicoli che dalla periferia arriva Milano alla mattina e poi in uscita alla sera. La manifestazione ha bloccato il traffico per diverse ore sin dal numero 400 di via Forze Armate fino al 20, e chi doveva entrare in città ha dovuto attraversare diversi quartieri passando persino dall’ospedale San Carlo.
Da parte di chi doveva andare a lavorare gli accidenti tirati al sindaco Sala, e all’assessore che ha organizzato la manifestazione, sono stati molti. Un numero ben maggiore rispetto a i sorrisi e agli applausi delle persone che hanno assistito al corteo dei bambini.
Non si trattava infatti della manifestazione di un sindacato, per il quale il blocco del traffico cittadino potrebbe avere anche un senso. Si trattava invece di una manifestazione che avrebbe dovuto avere un senso educativo nei confronti dei bambini che vi hanno partecipato., dato che le bombe non smetteranno certamente di cadere sull’Ucraina se i bambini sfilano per strada a Baggio come se fossero dei sindacalisti in sciopero.
In questo caso non gli si è mostrato un valore perché ora ci si può aspettare che i bambini siano convinti che possano bloccare il traffico nelle strade ogni qualvolta abbiano voglia di manifestare per qualcosa che non sia estremamente concreto. Chiedere la pace con una manifestazione che crea un danno a chi lavora, non è stato, secondo me, un bell’insegnamento. Per fare un confronto, immaginate se il prefetto avesse dato il permesso di chiusura di via Forze Armate per una manifestazione contro il green pass o per una partita di calcio del derby milanese e ditemi cose ne avreste pensato.
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A parte i punti di vista, sempre leciti… ma un articolo così approssimativo nei fatti ed eccessivo nei pareri personali lo trovo quantomeno poco corretto.
La marcia “Uniti per la pace” ha avuto inizio alle ore 10 ed è durata poco più di un ora (non diverse ore), non ha interessato solo via delle Forze Armate ma anche le vie adiacenti, ed è iniziata all’altezza del civico 280, non dal 20.
Il traffico è rimasto bloccato il tempo necessario per far defluire i bambini e i ragazzi, non si trattava di un sir-in.
Sicuramente avrà creato dei disagi, ma si parla del traffico delle 10 di mattina non quello delle ore di punta.
Non vedo perché una manifestazione di un sindacato avrebbe avuto la sua approvazione per il blocco del traffico, in ogni caso se non se ne fosse resa conto l’utilità di una manifestazione sindacale sarebbe stata uguale a quella di oggi nelle vie di una periferia milanese…
Credo poi che le sfugga la viabilità della zona, in quanto “passando persino dall’ospedale San Carlo” non ha molto senso essendo quest’ultimo più centrale rispetto alla zona dove si è svolta la manifestazione.
In ultimo questo passaggio “ora ci si può aspettare che i bambini siano convinti che possano bloccare il traffico nelle strade ogni qualvolta abbiano voglia di manifestare per qualcosa che non sia estremamente concreto” la dice lunga su quanto sia “lungimirante” il suo pensiero nei confronti dei bambini, e su quanta poca fiducia abbia nei confronti dell’educazione che ricevono a scuola.
Già immagino tutte le lamentele che ha ricevuto… di persone passate di lì che non son state capaci di inserire la destinazione su Google maps…