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Raccolta differenziata. I sacchetti compostabili? Dove si buttano? Ecco la risposta

Non è la prima volta che ne parliamo, ma Rosangela C. ci scrive in merito “Si vedono spesso i sacchetti compostabili usati come “sacchi” di raccolta della plastica. Mi pare che non sia corretto. Anche se non ricordo bene il perché: sarebbe interessante rinfrescarci la memoria con un bel post! Ma il guaio più grosso è che, se sbagliato, non viene segnalato né attenzionato da chi è deputato alla raccolta differenziata!”

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I sacchetti compostabili sono ottenuti attraverso l’utilizzo di sostanze vegetali, in particolare il Mater-Bi che è un derivato del mais. Essendo dunque prodotti di origine vegetale, lo smaltimento deve essere fatto nell’umido o organico. Invece troviamo che si buttano spessissimo nei cassonetti della plastica, ma anche nella carta e nel vetro, e questo ne comporta la separazione durante i controlli qualità e l’etichettatura come materiale o “frazione estranea”.

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Come tale, viene poi avviato allo smaltimento con svantaggi economici per il corrispettivo spettante ai Comuni (quindi a noi cittadini) e costi gestionali aggiuntivi. Sui sacchetti compostabili si trovano ormai in bella evidenza i simboli delle certificazioni di compostabilità e i produttori cominciano anche ad indicare la destinazione finale (smaltimento) di questi sacchetti. La questione rimane che il cittadino, anziché agire d’inerzia sull’onda dell’abitudine, impari a leggere le indicazioni riportate sulle confezioni altrimenti, anziché risolvere vecchi problemi, se ne creano di nuovi.

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Alvaro Cavenaghi

di @ecovolontarimiovest

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