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Gratosoglio. Un dormitorio nelle cantine delle case Aler

Milano. I residenti delle case popolari di via Saponaro, specie al numero 49 si sono accorti che le loro cantine sono frequentate da estranei. Succede da diverso tempo, ma ora con il freddo, la cosa inizia diventare molto pericolosa. Al timore di utilizzare le loro cantine perchè c’è la possibilità di trovarci nascosto qualcuno con brutte intenzioni, vi è quello che questi estranei per scaldarsi accendano fuochi e provochino incendi.

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La situazione è descritta come al limite della sopportazione e della paura. “sappiamo che vanno lì sotto a dormire e sappiamo anche da dove vengono. Sono gli africani che andavano a dormire al dormitorio della scuola Gialla e che hanno concluso il tempo massimo di permanenza. Come finiscono i giorni, si trasferiscono nelle nostre cantine. Nessuno vuole che muoiano di freddo, ma non è giusto che dormano lì”, “Rendono le cantine inutilizzabili. Non possiamo usarle anche se ne paghiamo l’affitto”, dicono alcuni residenti del quartiere.

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la scala Rho b&b

Poi c’è il timore dell’incendio. “Nelle cantine si accumulano cartoni e altro materiale, e sono luoghi freddi. Se per scaldarsi accendono dei fuochi, potrebbero provocare un incendio in un attimo. Saranno i primi a rimetterci, non avrebbero vie di fuga e potrebbero morire asfissiati. Senza contare il rischio che fanno correre a chi abita nel quartiere.”

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Le case di via Saponaro appartengono all’Aler di Milano. La questione della sicurezza delle cantine riguarda quindi anche Aler oltre i residenti. L’accesso alle cantine è infatti sempre aperto e non è riservato ai residenti, questo rende probabilmente più facile l’accesso da parte di estranei. Una soluzione semplice sarebbe quella di chiudere la porta di ingresso alle cantine e fornire la chiave ai soli residenti.

Nota della redazione
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Alessandra Gornati portulaca

Alessandra Gornati

Mi piace leggere, mi piace scrivere, ma amo la privacy. Vivo in un piccolo Comune, e questo mi condiziona. Si potrebbe dire che amo parlare di quello che capita agli altri, ma se parlano di me, mi sembra di mettermi in mostra e sono in imbarazzo. Pensa a me come ad una donna timida e invisibile, senza misteri ma molto ricca nell'anima. Quello che do al mondo, lo do con le mie parole.

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