In 2 studiavano al politecnico con lo zaino in spalla, ma non era il loro

Milano. Potevano dire che andavano all’università, al Politecnico, e quindi che erano studenti stranieri con lo zaino in spalla. Solo che la materia di studio erano le loro vittime e lo zaino non era loro. Lo scorso venerdì la Polizia di Stato ha arrestato due pregiudicati 21enni, un cubano e un argentino. L’accusa è di furto pluriaggravato in concorso.

Negli ultimi tempi, con la ripresa delle lezioni in presenza, all’interno dei locali d’uso agli studenti dell’Università, cioè le aule studio, di ristoro e nei corridoi con ampi spazi comuni, erano aumentati i furti e di conseguenza le denunce da parte degli studenti.

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Quindi gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato Comasina hanno organizzato delle trappole per ladri. Alcuni poliziotti si sono mimetizzati tra gli studenti per individuare i responsabili dei furti. A sparire erano zaini, pc portatili e tablet, smartphone e portafogli. Gli orari erano quasi sempre quelli della pausa pranzo. E’ in questo modo che gli agenti hanno notato due giovani che, sempre con il telefono cellulare fra le mani, si muovevano con disinvoltura tra i piani dell’università. Hanno così deciso di pedinarli e si sono accorti che i due, costantemente in contatto telefonico, scattavano delle foto all’interno delle aule studio, per scegliere con calma le vittime e gli oggetti da rubare.

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I 2 giravano fra i corridoi e si alternavano nelle posizioni, controllando le aule di Studio che offrivano più possibilità e avevano meno affluenza. Ad un certo punto, uno dei 2 si è sistemato vicino all’ingresso dell’università, per fare il Palo e controllare l’esterno dell’aula scelta. L’altro era all’interno. Si è avvicinato ai dei banchi, e ad uno zaino che era appoggiato sopra. Lo ha aperto, come per controllarne il contenuto, lo ha richiuso e se lo è infilato in spalla. Poi è uscito dall’aula. Un cenno al Palo e i due si sono diretti all’uscita.

Lì però li aspettavano gli agenti in borghese del commissariato Comasina, che avevano seguito tutte le loro mosse. Li hanno bloccati e arrestati. Poi hanno restituito lo zaino alla studentessa cui era stato rubato e che non si era ancora accorta del furto.

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Ilaria Maria Preti

Ilaria Maria Preti

Metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica. Ora scrivo su alcune testate, coordino portali di informazione, sono una giornalista, e una Web and Seo Editor Specialist

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