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La Manifestazione No Green Pass è stata un flop.

Milano Porta Garibaldi. L ‘imponente schieramento di poliziotti, carabinieri, agenti della polizia locale personale della security di Trenord e di Atm per la manifestazione del No Green Pass è iniziato prima delle 13. Sono arrivati alla spicciolata, chi in borghese chi in divisa, hanno effettuato i briefing e assegnato le posizioni, con ordine e calma. Squadra dopo squadra hanno preso posto. Una ventina di poliziotti e carabinieri verso le 13.30 sono andati a controllare i binari del treno. Alcuni in divisa altri in borghese.

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Infatti ieri sera qualcuno nella chat di Telegram Basta Dittatura aveva tirato in ballo la possibilità di sdraiarsi sui binari per impedire ai treni di partire. C’era anche chi voleva tirare un cavo tra un binario e l’altro per far scattare il rosso su tutta la linea ( ma dove l’avranno poi sentita questa?)

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  • green pass,milano. La Manifestazione No Green Pass è stata un flop. - 01/09/2021
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Alle 14 tutto era pronto per accogliere un corteo numeroso. Gli agenti in assetto antisommossa erano pronti a respingere attacchi o spintonamenti. Alle 14.10 non c’era ancora l’ombra di manifestanti. Alle 14 e 25 ce ne erano 2… ma forse non erano manifestanti, ma sarebbe piaciuto loro esserlo, se ci fosse stato qualcuno con cui manifestare. O forse erano poliziotti in borghese.

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La più grande difficoltà che ho avuto è stata quella di riuscire a distinguere i manifestanti dagli uomini delle forze dell’ordine in borghese. Si mimetizzano così bene che ho rischiato di contarli fra i manifestanti. Il modo di riconoscere i manifestanti era che forse non avevano la mascherina. Chi in un modo e chi in un altro, però, al braccio o sotto il mento, l’avevano tutti.

Le cose si sono complicate parecchio quando hanno iniziato ad arrivare i giornalisti, le televisioni e gli operatori tv. Saremo stati almeno 200 su tutta la piazza. Quelli con la mascherina erano davvero pochi. Meno ancora dei poliziotti in borghese. 200 giornalisti e nessuno da intervistare. Il caporedattore vuole il servizio e le immagini anche se non ci sono manifestanti. Qualcosa bisogna pur dargli e una situazione così, a Milano, non era mai successa.

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Poi, alla spicciolata, quasi apparse dal nulla, una ventina di persone. Non c’era nessuno degli organizzatori della manifestazione spontanea nata su Telegram.
C’era un tizio con un cartello, l’unico della manifestazione. Indossava una maglietta nera con la scritta “marcia su Roma” circondata da un corona di alloro, probabilmente comprata a Predappio. Si è fatto intervistare a tutto tondo, con condimenti vari da tutte le televisioni presenti.

Poi, dalle scale della metropolitana sono emersi alcuni eroinomani che hanno avuto il loro momento di notorietà e sono stati intervistati. Per una volta erano cose diverse da fatti di spaccio e droga.

Infine apparsi quasi dal nulla, e intimiditi dallo spiegamento di giornalisti piuttosto che dai poliziotti, i manifestanti veri e propri. In realtà erano persone che avevano letto della manifestazione sul canale Telegram ed erano venute a vedere. Non tutti sono rimasti fino alla fine.

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Uno dei partecipanti

Una decina, forse 20 persone, ma di tante organizzazioni, se si può parlare di organizzazione, differenti. Tra lo folla ho intravisto anche due o tre candidati ai municipi, o nei comuni dell’Hinterland, alle prossime elezioni di Milano, che hanno approfittato spudoratamente dalla concentrazione di telecamere e dei giornalisti, a caccia di notizie, in uno stesso punto.

Fra i manifestati ho riconosciuto una persona che conosco, del movimento dei Gilè gialli, Vincenzo Bozzaorta. Fra i pochi ho scelto di intervistare lui. E’ vaccinato ed è un ristoratore, ma è contrario all’obbligo di green pass. Ha qualcosa da dire: la prima cosa è che a lui non è arrivata nessuna indicazione, con il permesso e le istruzioni per chiedere i green pass, e quindi non li chiede. Il resto, il suo pensiero, lo dice lui.

No Green pass. Fallimento totale o presa per i fondelli?

Non c’erano i manifestanti alla manifestazione No Green Pass, ma quella decina di persone presenti hanno avuto l’attenzione di tutte le televisioni e di tutti i circa 200 fra giornalisti e teleoperatori presenti. E’ difficile, davvero difficile, ottenere un risultato così preciso e vicino allo 0 ad una manifestazione che è stata letta come rischiosa per la sicurezza pubblica.

E’ vero che in Lombardia quasi tutti sono vaccinati, quindi è difficile che qualcuno non abbia il Green Pass, è vero che a Milano, in Lombardia, al martedì pomeriggio si lavora, e non si va alle manifestazioni. A quell’ora sono ben poche le persone che sono libere di muoversi. Però nelle altre città non è andata meglio.

Il dubbio della presa per i fondelli serpeggia. Avranno fatto apposta ad ottenere un simile risultato? Non sono davvero riusciti a mettere insieme 50 persone o non le hanno cercate e hanno fatto apposta a creare un allarme manifestazione per poi non presentarsi? Chissà, il dubbio c’è. Chi sono in realtà, gli organizzatori? Qualcuno dirà qualcosa al ministro dell’interno Luciana Lamorgese che ha fatto fuoco e fiamme per una chat telegram?

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.

Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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