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11 settembre 2001, 19 anni dopo

Il terzo millennio, il 2000, iniziò male. Gli attentati dell’11 settembre 2001 sconvolsero il mondo. Si era già capito da qualche anno’, che il terrorismo era il punto debole della società occidentale e che l’altra faccia del mondo, quello islamico, sarebbe riuscito a utilizzare la nostra stessa organizzazione come arma di distruzione e attacco. Nessuno però immaginava che avrebbero potuto arrivare a fare un danno così grave.

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Ricordiamo l’11 settembre 2001 mentre siamo ancora nell’emergenza sanitaria per il coronavirus. Fu un evento che cambiò tragicamente e in peggio la vita di tutti. Per tutta la giornata sentirete parlare del crollo delle torri gemelle, dell’attentato al pentagono, un po’ meno del quarto aereo, quello diretto sulla città di Washington, che non arrivò ma a destinazione. I passeggeri capirono, da internet e dal telefonini, cosa stava succedendo e organizzarono un ribellione pur sapendo che la morte dei piloti li avrebbe portati tutti a morte certa. Ci furono, in quella tragica giornata, 3mila morti e 6mila feriti. Fu un avvenimento che, come oggi la pandemia di coronavirus, cambiò le vite di tutto il mondo ocidentale

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La sicurezza sugli aerei

L’11 settembre 2001 passa come un atto di terrorismo, ma fu una dichiarazione di guerra. Una guerra che iniziò quasi subito e che ci porto a gesti cui oggi siamo abituati. Dopo l’11 settembre 2001 si inizio a parlare di sicurezza dei voli e di protocolli che parevano impossibili da applicare. A bordo degli aerei non si potevano portare liquidi. Fummo sorpresi di scoprire che il dentifricio, a certe quantità, poteva diventare un’arma. I check-in e i decolli degli aerei diventarono interminabili. Alla fine ci abituammo ai metal detector, alle perquisizioni e tutte quelle che inizialmente consideravamo limitazioni inaccettabili diventarono routine. Proprio come succederà fra poco con le mascherine e il disinfettante.

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11 settembre 2001, anniversario della battaglia di Vienna

C’è stato un lungo periodo, dopo l’11 settembre 2001, che in Europa fummo in guerra contro un nemico che sembrava invisibile e potentissimo e che aveva una grande mania per le date. Colpiva negli anniversari delle battaglie, o degli assedi, o in quelli di attentati precedenti.

Altri gravi attentati si verificarono in Europa

Dopo l’11 settembre 2001 il pericolo del terrorismo islamico e gli attentati di diffusero anche in europa. L’11 marzo 2004 ci furono gli attentati di Madrid, i cui il terrorismo islamico utilizzò dei treni locali per compiere una strage. Poi il 7 luglio 2005 a Londra, il 7 gennaio 2015 la strage nella sede di Charlie Hebdo, a Parigi, e il 13 novembre del 2015 a Parigi, la strage del Bataclan. Londra è stata fra le città più colpite dal terrorismo islamico. fra i più tremendi ci sono gli attentati del 22 marzo e del 3 giugno 2017, cui va ad aggiungersi anche l’attentato del 22 maggio 2017 a Manchester. Non è stata risparmiata nemmeno Bruxel, colpita il 22 marzo 2016.

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In Italia

In Italia, in parte per le politiche di controllo delle moschee e per la forte resistenza sociale all’integralismo islamico, e in parte per la grande esperienza nella prevenzione del terrorismo che hanno le forze dell’ordine, tutti i tentativi di terrorismo si sono conclusi con l’arresto dei colpevoli prima che potessero far del male a qualcuno. Uno è il rapimenti dei bambini sull’autobus di San Donato Milanese, un altro è il tentativo di uccidere due carabinieri che compì l’attentato di Berlino, Amis Amri e che finì con la sua morte. Poi l’aggressione a Milano ad militare di Strade sicure nel presidio della stazione Centrale e anche l’arresto di due giovanissimi che progettavano un attentato.

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.

Ilaria Maria Preti

Metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica. Ora scrivo su alcune testate, coordino portali di informazione, sono una giornalista, e una Web and Seo Editor Specialist

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