Generalità false. L’aggressore del Duomo di Milano non si chiama Cristiano
Milano. L’egiziano che ha preso in ostaggio ieri la Guardia Giurata in Duomo aveva fornito alla polizia delle generalità false. Aveva detto di chiamarsi Cristiano, invece il suo vero nome è saltato fuori dopo l’arresto durante il controllo approfondito della sua identità e della sua storia anagrafica, sia in Italia sia in Egitto.
Si tratta di Mohamed Zin Elaabdin Elhosary Mahmoud, nato in uno dei villaggi del Governatorato di al Manufiyya, a nord del Cairo, il 28 agosto di 26 anni fa. E’ comunque regolare anceh con il suo nome reale. E’ entrato in Italia 10 anni fa, a 16 anni, e ha un permesso di soggiorno di lunga durata concesso dalla questura di Savona.
Permesso di soggiorno revocato
La notizia è di poco fa. Oggi la questura di Savona, su segnalazione della questura di Milano ha revocato il permesso di soggiorno di lungo periodo concesso a Mohamed Zin Elaabdin Elhosary Mahmoud
Quello che si sa di Mohamed El Hosary
Fino ad un paio di anni fa viveva a Finale Ligure. Ora non usa più quel domicilio. Si è trasferito a Milano, dove veniva ospitato da parenti che abitano nella zona tra piazzale Gabrio Rosa e piazzale Corvetto. Continuava ad essere allontanato da chi lo ospitava perchè non si comportava in modo normale. Non lavorava da maggio. Questa è una prima parte dell’identikit di questo uomo dalle generalità false. Per ora non pare coinvolto in nessuna organizzazione terroristica. Anche durante il video si vede il suo disorientamento e si può comprendere che è pericolosamente delirante.
Ferito un poliziotto
Durante il disarmo il poliziotto che, con una entrata di sorpresa, è riuscito a fermargli il braccio armato solo parzialmente e si è ferito con il coltello. Poi lo hanno bloccato. Ne avrà per sette giorni circa. Anche un altro poliziotto si è fatto male. Il marmo, spiegavano, all’interno del Duomo non permette di sparare, se non colpendo direttamente il bersaglio umano. Eppoi, chi, potendo far diversamente vorrebbe sparare in Duomo?
L’interrogatorio dell’egiziano è fissato per domani, venerdì 14 agosto. NOn ha ancora detto nulla nè delel sue intenzioni nè sul motivo per cui ha dato delle generalità false durante il controllo di polizia avvenuto poco prima che si gettasse in Duomo. Dopo la scoperta della sua identità all’accusa di sequestro di persona e di resistenza a pubblico ufficiale si è aggiunta anche l’accusa di aver dichiarato false generalità alle forze dell’ordine. Non pare, da quanto comunicato fino ad oggi, che siano emersi collegamenti con gruppi terroristici.
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