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Piemonte. L’onorevole del pd si lamenta perchè mancano i soldi per i Voucher della dote scuola, ma non muove un dito nei confronti del governo Conte

Piemonte. Un polemica nata in consiglio regionale, a palazzo Lascaris. Francesca Bonomo, parlamentare del Partito democratico si lamenta perchè la regione Piamonte non ha finanziato tutte le domande per i Voucher della dote scuola pervenute e risultate idonee. Per mancanza di fondi, infatti, non sono state finanziate 45mila richieste. Alla regione mancano 13 milioni 818mila e 805 euro. E il cons. regionale Andrea Cane, Lega, le risponde che, invece di lamentarsi e lanciare accuse sui social, potrebbe darsi da fare e ottenere dal suo governo un trasferimento fondi tale da coprire tutte le richieste.

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“Nei giorni scorsi sono apparse sui social delle dichiarazioni con immagini che definirei quantomeno degne di essere definite delle vere e proprie fake news. Ci saremmo aspettati di tutto, ma non che, per strumentalizzazione politica e pur di danneggiare gli avversari, si sarebbero utilizzati il diritto allo studio dei ragazzi e un errore umano”.

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Apre con queste parole il comunicato stampa del Consigliere Regionale della Lega Andrea Cane, che prosegue con una spiegazione dell’argomento trattato: “il voucher scuola è un ticket che i cittadini possono utilizzare per spese e acquisti legati all’esercizio del diritto allo studio. Il beneficiario, presentando la tessera sanitaria presso i punti convenzionati (esercizi commerciali, Comuni, scuole) può utilizzare il Voucher della dote scuola per pagare direttamente beni e servizi.

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Il voucher comprende il contributo statale per la fornitura gratuita parziale o totale dei libri di testo (legge n. 448/1998). La legge regionale che li istituisce è la 28 dicembre 2007, n.28. Vi sono due tipi di voucher: iscrizione e frequenza, da utilizzare presso le scuole paritarie per il pagamento delle spese di iscrizione e frequenza e libri di testo, materiale didattico, dotazioni tecnologiche funzionali all’istruzione, attività integrative previste dai piani dell’offerta formativa, trasporti.

A causa della pandemia Covid 19, le domande ammesse quest’anno sono cresciute del 54,4%.

Quest’anno a causa dell’emergenza Covid19, le domande di sussidio ammesse sono cresciute del 54,4%. In sostanza esiste una platea di persone che ne avrebbe diritto ma che non potranno essere finanziate perché non abbiamo i soldi. E non è un problema della Giunta Cirio dato che lo scorso anno, ad esempio, anche per Chiamparino non era stato possibile finanziare 16.683 istanze presentate da aventi diritto; numero che, quest’anno, se il Governo non interverrà immediatamente, rischia di schizzare alle stelle in quanto la Regione Piemonte non può, per legge, contrarre ulteriore debito.

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Deve intervenire il Governo

Basta scorrere le pagine dei giornali o avere buona memoria per rammentare che l’Assessore Pentenero nell’estate del 2018, aveva dovuto escludere oltre 11mila famiglie piemontesi che avevano presentato domanda per il contributo regionale destinato a coprire le rette di iscrizione o l’acquisto di materiale didattico.

Facendo due conti, la Regione ha attualmente finanziato 3.164 domande di iscrizione e frequenza (importo complessivo di euro 4.523.520, di cui 4.479.420 euro per pagare la retta di iscrizione e frequenza e 44.100 euro come contributo per i libri di testo) e 39.659 istanze relative a Piano offerta formativa, libri e trasporti, per un totale di 13.286.626 euro. Calcolatrice alla mano, per finanziare tutte le domande accolte servirebbero, per la precisione, ulteriori 13 milioni 818mila e 805 euro. Dei quali poco più di 246 mila euro per iscrizioni e frequenza”.

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Ma che cosa è successo precisamente giovedì scorso?

Voucher dote scuole 2020- 2021 della regione Piemonte

Il Consigliere Regionale Canavesano risponde in questo modo: “un errore umano commesso da un dipendente regionale per il quale la Regione ha avviato immediatamente una procedura di verifica per accertare le responsabilità di quanto accaduto e assumere i conseguenti provvedimenti. In pratica è stato inviato erroneamente un messaggio di accoglimento della domanda a circa 45mila persone risultate sì idonee a percepire il voucher scuola, ma non inserite, già settimane fa, nei soggetti finanziabili per mancanza di copertura.

La comunicazione errata era stata però rettificata già in giornata appena scoperto l’errore, quindi penso che l’On. Francesca Bonomo, vista la posizione che ricopre nel nostro Parlamento, si sia sicuramente informata prima di scrivere certe frasi di attacco all’Assessore Elena Chiorino e alla nostra maggioranza di centrodestra in generale.

Conoscendo il problema, l’onorevole Francesca Bonomo non potrebbe far da tramite con il governo per ottenere i fondi necessari a finanziare tutte le 45mila domande accettate?

“Penso fosse assolutamente conscia di scrivere dichiarazioni atte solo a confondere le idee ai cittadini e come rappresentante di tutti i Piemontesi penso che sia stato un comportamento veramente scorretto. In caso contrario, ovvero se l’On.Bonomo non fosse stata informata dei fatti, lo trovo un atteggiamento ancor più grave l’intervenire su certi argomenti scrivendo dichiarazioni a caso.

Le graduatorie erano state pubblicate il 23 luglio scorso al seguente link (https://www.regione.piemonte.it/web/temi/istruzione-formazione-lavoro/istruzione/voucher-scuola/voucher-scuola-2020-2021): quindi queste persone sapevano già che purtroppo non sarebbero state finanziate e per questo non corrisponde al vero il fatto che la Regione avrebbe “dato e poi tolto” qualcosa a qualcuno! Mi torna alla mente una frase del grandissimo pilota Mario Andretti che diceva che se hai tutto sotto controllo significa che non stai andando abbastanza veloce: questa maggioranza in Regione sta correndo contro il tempo e gli eventi, con la coerenza di sempre e osando mettere la faccia in ogni situazione!

“In definitiva penso che l’On. Bonomo, anche se comprendo l’esigenza di scaldare gli echi mediatici che di solito ad agosto sono piuttosto vuoti di contenuti, a mio personalissimo avviso invece di scrivere cose non precise, dovrebbe in primo luogo studiare tutte le regole dei voucher, informarsi bene su quanto accaduto, non strumentalizzare un inconveniente, seppur spiacevole, e infine fare pressione sul suo Governo affinché provveda a contattare la Regione per coprire con fondi statali tutte le borse di studio di aventi diritto non finanziabili”.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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