Cronaca Lombardia

Corona virus solo di “passaggio” nel Magentino. Come distinguerlo dall’influenza, come evitarli

Nessun pericolo di contagio da corona virus nel Magentino. Il caso sospetto segnalato al Fornaroli di Magenta riguarderebbe un maschio straniero che dall’aeroporto di Malpensa è stato sottoposto a Magenta agli esami di routine per accertare l’eventuale presenza della SARS-Cov-2. La persona in questione non ha soggiornato a Magenta o nella zona e non è neppure del territorio. Questo da una prima ricostruzione dei fatti.

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Come preservarsi

Meglio preservare se stessi e gli altri usando le mascherine in luoghi affollati (specialmente se chiusi). Occorre: lavarsi spesso le mani, non mettere le mani in bocca o sfregare occhi, naso e bocca. Insomma, le norme igieniche che dovrebbero essere sempre osservate.

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A poco servono le mascherine più comuni. Meglio quelle usate nei cantieri per preservarsi dalla polvere e addirittura dell’amianto: sono più aderenti e hanno un filtro apposito dell’aria.

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Corona virus o influenza?

I sintomi più comuni includono del corona virus sono: febbre, tosse e difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, invece, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e la morte.

Proprio a causa di queste similarità con la comune influenza, fa si che sia abbastanza difficile identificare la malattia basandosi solo sui sintomi.

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Teniamo conto che il corona virus è una specie di polmonite e quindi la patologia si presenta di per sé più complessa del comune raffreddore o dell’influenza. Gli esperti dell’OMS raccomandano comunque alle persone che hanno tosse, febbre CON DIFFICOLTÀ A RESPIRARE a cercare subito un’assistenza medica. I pazienti dovrebbero anche informare gli operatori sanitari se hanno viaggiato 14 giorni prima dello sviluppo dei sintomi o se sono stati a stretto contatto con qualcuno che ha avuto sintomi respiratori.

Un esame del tampone faringeo darà risultati certi.

Analizzando le cartelle cliniche di oltre mille pazienti infetti in Cina, gli esperti hanno rivelato che all’inizio la febbre era presente solo nel 43,8% dei casi, mentre in seguito, dopo il ricovero, si è manifestata nell’87,9% dei pazienti contagiati. La febbre (87,9%) e la tosse (67,7%) sono risultati dunque i sintomi più comuni, mentre vomito (5%) e diarrea (3,7%) sono meno frequenti. Inoltre, al momento dell’infezione, il 25% dei malati presentava già un’altra patologia.

Nota della redazione
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Cristina Garavaglia

Giornalista

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