Politica

Matteo Salvini. “Governo Pd 5stelle?Se M5S è diventato una costola del PD, bastava dirlo”

Roma. In diretta Facebook dal Senato, Matteo Salvini ha commentato l’incontro tra Zingaretti e Di Maio, chiarendo e commentando alcuni passaggi della Crisi di Governo.

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Dalla conferenza stampa appena conclusa si è compreso che i rapporti fra la Lega e 5 stelle non sono chiusi, che gli esponenti dei due movimenti hanno continuato a parlare e a discutere. Nel contempo però Salvini ha anche detto che non si è mai parlato nè di ministri nè di poltrone. Le proposte della Lega sono o la conclusione e concretizzazione di tutti i punti dell’accordo di programma però con un cambio persone nei ministeri che hanno creato più problemi, oppure il voto a Ottobre.

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cambiamenti. Social journalism

Prevedevano di far cadere il governo giallo verde a dicembre

E’ stato importante specificare che la tempistica della crisi ha avuto poca importanza, perchè alcuni esponenti del movimento 5 stelle stavano già preparando un governo con il Partito democratico, e che intendevano concretizzarlo facendo cadere il governo Giallo verde sulla manovra economica a dicembre, o subito dopo. Anticipare il momento della Crisi di governo, imponendo così tempi stretti per risolverla, ha obbligato chi stava preparando il cambio in corsa a mettere le carte in tavola per non trovarsi a fare un governo a ridosso della manovra economica.

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Carte scoperte

A ottobre si vota in alcune regioni e in diversi Comuni. A primavera ci sarà un’altra tornata elettorale, che comprenderà il Veneto. Una parte dei parlamentari del movimento 5 stelle potrebbe aver già fatto accordi per entrare nel PD e forse pensa di presentarsi insieme ai nemici storici a questi due appuntamenti elettorali. “Se i 5 stelle hanno scoperto all’improvviso di essere una costola del PD bastava dirlo, ci si diceva ciao e amici come prima” ha detto Salvini durante la conferenza stampa.

Renzi, il regista?

Se per la lega la caduta del governo è solo un passaggio, ma ha ancora il governo di numerose regioni, per il movimento 5stelle questo cambio di maggioranza potrebbe significare la morte politica. Governa solo in pochissimi comuni, e non benissimo ( Roma e Torino sono le due città simbolo). Finora con il pd non hanno trovato nessun punto di incontro su argomenti importanti. Non hanno mai votato uniti su argomenti importanti come Giustizia, immigrazione, lavoro, tasse. E’ chiaro che qualunque accordo sulle due forze potrebbe essere solo sulla distribuzione delle poltrone. Questo sicuramente non sarà apprezzato dai “rivoluzionari” della piattaforma Rosseau. Infatti non ci sono stati appelli e richieste di pareri ai ” cittadini”.

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Sorpresi anche i M5S?

La parte del movimento 5 stelle che stava tentando di portare avanti il contratto di programma, fra cui probabilmente c’è Di Maio, potrebbe benissimo essere rimasta “sorpresa” degli accordi presi con il PD. In questo caso il rischio di suicidio politico di M5S diventa ancora maggiore. Una divisione in parlamento dei m5s metterebbe a rischio qualunque maggioranza, anche una possibile riedizione del Governo Lega M5S. Se, per evitarlo, i “sorpresi” piegassero la testa al PD, alle elezioni regionali di ottobre sarebbero fagocitati. Insomma, secondo me, converrebbe loro appoggiare elezioni anticipate a ottobre, per minimizzare i danni. Avranno forse meno seggi, ma cambierebbero i parlamentari, e neutralizzerebbero le campagne acquisti che il registra Matteo Renzi potrebbe aver già effettuato.

Mattarella e il callo al mignolo del piede

Una situazione da “suspance” fino all’ultimo secondo, che avrà soluzione forse fra domani e mercoledì, quando il presidente Mattarella, che desidera le elezioni anticipate quanto un callo al mignolo del piede, dirà cosa vuol fare. Se presentare un nuovo governo, sciogliere le camere o rimandare ancora la decisione.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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