Magenta: la fanfara degli Alpini intitolata a Pier Cattaneo, defunto capogruppo
Da tradizione riservati, hanno canzoni meno allegre rispetto a quelle di altri Corpi, ma quanto mai profonde nei testi e nell’esecuzione.
Si deve parecchio agli Alpini che nei conflitti mondiali spianarono la strada, a costo di moltissime vite, a poi chi entrò trionfalmente assieme a loro nella conquista del nemico e cioè della libertà.
Il 15 settembre prossimo, nella sede magentina dell’Associazione Nazionale Alpini d’Italia, verrà ufficialmente inaugurata la Fanfara alpina che sarà intitolata alla memoria del defunto capogruppo PierCarlo Cattaneo, scompaso nel 2018 a seguito di una malattia che non gli ha lasciato scampo e storico professore del liceo scientifico “Bramante” di Magenta. Fu capitano dell’8° Reggimento, brigata Tolomezzo e uno dei soci fondatori della sezione Alpini magentina.
Ad anticiparlo è l’attuale capogruppo magentino Corrado Franzosini, che ricorda la decisione presa in occasione del centenario della nascita del Corpo degli Alpini, celebrata a Milano lo scorso 12 maggio.
Magenta “Città della Musica”, come soleva definirla sempre l’ex sindaco Luca Del Gobbo, con le sue bande, con la fanfara dei Bersaglieri, la banda dei Pompieri e ora la fanfara degli Alpini. Non solo note, si intende, ma un bagaglio storico, culturale ed artistico che sarà tramandato alle nuove generazioni e per questo quanto mai prezioso.
Fanfara sì, ma anche trippa
La storia, la musica sono importanti, ma anche la pancia vuole la sua ricompensa! Soprattutto quando si fa onore alla ricorrenza della trippata di San Rocco del 16 agosto 2019. I cuochi hanno preparato un pranzo con 30 chilogrammi di trippa più l’asporto e con il pranzo il menù tipico a base di salame, nervetti, gorgonzola, dolce e liquorino. Evviva gli Alpini, dunque!
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