Storia e CulturaMagenta

Il retroscena della battaglia di Magenta. Chi garantisce, ordine, sicurezza e divertimento senza, spesso, i riflettori

La battaglia di Magenta festeggia quest’anno il 160° anniversario dal quel 1859 che aprì le porte all’Unità d’Italia grazie al combattimento che si svolse nella città dell’aquila nera in campo dorato.

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Battaglia di Magenta. annullo filatelico delle Poste italine. I volontari

Cene, cortei dove fanno bella mostra politici, associazioni, gruppi storici e forze dell’ordine. Tutti importantissimi per la città, la difesa e i servizi che ne gravitano attorno. Alle Amministrazioni comunali che si sono succedute e alla Pro loco va il merito di aver promosso l’evento divulgando cultura, identità ma promuovendo anche l’indotto al commercio. Se tuttavia i visitatori possono trarre beneficio dal divertimento e intrattenimento degli eventi, si deve fare un plauso a chi lavora dietro le quinte.

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Tanti i gruppi storici tra i quali i nostri. Il gruppo storico “Borgo Pontenuovo” che vede in prima linea anche i bambini e le donne bardati di costumi che spesso fanno sudare con le temperature del giugno magentino, ma che tuttavia non rinunciano a sfilare e a fare da figuranti sotto il sole, rimanendo a lungo in piedi. E che dire del gruppo storico “Generale Clèr” che prende parte attiva alla rievocazione storica rischiando piccoli infortuni.

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A medicare, a soccorrere chi ha malori, a sorvegliare il corteo a piedi e con le unità mobili sono loro, i volontari della Croce Bianca che si mettono a disposizione oggi e ogni giorno per gli altri.
Belli e di impatto i soldati a cavallo, ma c’è chi senza vestire gli abiti della festa, raccoglie ciò che altri evitano di schiacciare come il letame.

E poi ci sono loro: Protezione civile, Polizia locale e forze dell’ordine in congedo che sorvegliano varchi, garantiscono ordine e sicurezza, stanno in piedi per ore facendo il loro lavoro, spesso volontario, per garantire agli altri svago e divertimento. E’ il vice sindaco Simone Gelli ad aver spiegato che per il grande evento sono stati predisposti 5 varchi di controllo in città, a partire dalla zona Iper fino al parco della ex Naj Oleari, luogo di rievocazione della battaglia, affinché sia impedito l’ingresso di macchine non autorizzate. Il tutto in collegamento con la Questura di Milano.

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E poi ancora, attivi un battaglione Carabinieri con supporto da Milano, la Polizia locale, la Guardia di Finanza, Croce Bianca con Areu per assistenza medica, Vigili del Fuoco e Prociv Magenta a ranghi quasi completi, con supporto della Protezione civile di Marcallo, Mesero e della relativa Polizia locale.

Ci sono volontari della Pro loco e dipendenti delle Poste italiane che lavorano senza sosta per promuovere stampe, cartoline, liberi, per compiere annulli filatelici che verranno donati a figli e nipoti a ricordo di giornate memorabili che hanno visto dietro le quinte proprio questi lavoratori.

Magenta vive anche di associazioni e di tutti questi protagonisti spesso dimenticati o sottovalutati. A loro, ai nostri angeli custodi, a chi permette di farci vivere momenti indimenticabili in sicurezza, va un riconoscimento sentito.

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Cristina Garavaglia

Giornalista

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