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Europa, la mascotte della necropoli di San Babila a Milano

L’hanno chiamata Europa, per via del fatto che è stata trovata tra Piazza San Babila e Corso Europa. Sappiamo pochissimo di lei. Non abbiamo nemmeno la certezza che sia di sesso femminile. Tale ritrovamento, fa parte infatti di un più vasto gruppo di ritrovamenti affiorati durante gli scavi della M4, che hanno portato alla luce quella che era un’antica necropoli del periodo romano.
I reperti tornati alla luce spaziano dal primo al terzo secolo Dopo Cristo, lungo tutto il percorso della M4 e in particolare, nelle aree dove sono previste le fermate della nuova linea metropolitana.

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Una necropoli in pieno centro

In epoca romana era uso seppellire i propri cari oltre le mura cittadine, infatti quella che oggi è Piazza San Babila era, a quell’epoca, appena fuori dalle mura di Milano. Le sepolture, databili tra il primo e il terzo secolo dopo Cristo, sono circa una trentina. In una di queste tombe, è stato anche ritrovato un magnifico bicchiere di vetro, intatto, ora esposto con gli altri reperti, nella mostra del museo archeologico milanese presentata oggi alla stampa.

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Europa, la “mascotte” della necropoli

Durante la presentazione alla stampa della mostra sono stati esposti oltre agli oggetti e ai reperti archeologici i cartelloni che saranno posizionati in corrispondenza dei rispettivi cantieri della M4. Tra questi reperti, i resti di quella che gli archeologi hanno soprannominato Europa e che viene definita in tali cartelloni la mascotte della necropoli. A sentir parlare coloro che hanno repertato questi resti umani, si nota quasi un attaccamento affettivo verso quella che era secondo la ricostruzione degli studiosi una bambina di duemila anni fa. Diciamo probabilmente una bambina, perché nonostante nel corredo a lei accanto fosse presente un ago in osso e un frammento di una lucerna raffigurante un gladiatore, tali reperti non possono però essere attribuiti con certezza al corredo di Europa, a causa dei numerosi rimaneggiamenti dei ritrovamenti nel tempo. Non si ha la certezza assoluta, nè sulla datazione nè  sul sesso dei resti ritrovati, anche perchè poco vicino, è stata rinvenuta una seconda sepoltura sempre infantile. Nemmeno l’esame dei resti può aiutarci nell’individuare il sesso di Europa, data la tenera età, circa due anni. Le caratteristiche ossee utili a determinare il sesso a quell’età non sono ancora sviluppate, anche se la morfologia dello scheletro tende più verso l’ipotesi che sia di sesso femminile.

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Ma le analisi continuano

Alcuni defunti della necropoli di San Babila, sono stati affidati ad un laboratorio di analisi per poterne delineare caratteristiche antropologiche. Conoscendone le caratteristiche somatiche e determinando di quali malattie hanno sofferto quando questi erano in vita, potremo avere ulteriori preziose informazioni su come fossero gli antichi milanesi.
Moltissime altre scoperte e ritrovamenti sono stati fatti, e sicuramente ne saranno fatti altri man mano che i lavori della linea 4 avanzeranno, ma tra tutti questi ritrovamenti, ciò che più resta impresso nella mente di chi visita la mostra, è sicuramente quello di una piccola creatura di appena due anni vissuta e morta a Milano oltre duemila anni fa.

Viaggio nel tempo con la M4

La mostra, visitabile al museo archeologico di via Magenta 15, e situata nella cripta del museo, sarà aperta al pubblico dal 20 giugno fino al 23 settembre. Sarà altresì possibile trovarne i cartelloni presso alcuni cantieri della M4.

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Gianluca Preti

Videomaker, grafico, fotografo, appassionato di Milano.

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