Milano

Daspo e allontanamenti. Si fa quel che si può, ma non basta

Milano –  La Polizia di stato Ieri ha iniziato ad applicare le disposizioni dell’ultimo decreto Minniti, che riguarda Daspo urbani e allontanamenti. Si tratta di decreti di allontanamento che vanno eseguiti, per essere legalmente regolari, nel giro di poche ore, praticamente al volo, e che hanno avuto bisogno di un periodo di rodaggio.

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La lotta infatti non è solo contro la criminalità e la microcriminalità, ma in molti casi anche contro avvocati e giudici che sono un po’ troppo garantisti nei confronti di chi si comporta male e che delle regole si fa. letteralmente, un baffo. Gli agenti hanno iniziato abbastanza bene. I decreti di allontanamento in forza degli articoli 9 e 10 del decreto Minniti tra il 7 e l’8 maggio sono stati 9, per 3 casi.

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cambiamenti. Social journalism

Dal punto di vista della soluzione del problema a prima vista sembra una soluzione all’ acqua fresca, considerando la situazione della Città, ma non è detto che il sistema, sul lungo periodo, non renda difficile la permanenza di immigrati molesti e molto spesso irregolari. Il decreto di allontanamento va a colpire soprattutto persone moleste e ubriachi. Dai e dai probabilmente troveranno scomodo farsi allontanare e cambieranno città .

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Sdraiata sulle scale. O la scavalchi o cambi strada

La prima ad essere stata allontanata dal luogo in cui si trovava e che non potrà tornarvi per 48 ore è stata E.C. F., una nomade con documenti rumeni, 18enne che ieri 7 maggio, intorno alle 17, ha deciso di utilizzare le scale che dalla linea 2 della metropolitana rossa, alla stazione Duomo, portano alla fermata della linea gialla.  La giovane nomade chiedeva l’elemosina, stando sdraiata sulla scala che porta ai treni in direzione San Donato. La sua presenza era così molesta che la gente doveva scegliere se scavalcarla o tornare indietro e cercare un altro modo per arrivare ai treni.

Si è creato un bell’ingorgo, in orario di punta. Si è quindi reso necessario l’intervento della PolMetro, il reparto della polizia di stato che si occupa della sicurezza sulle linee del Metrò milanese. E.C. F. è stata allontanata e ha la proibizione di ritornarne alla stazione Duomo per almeno 48 ore. Nel caso in cui non rispettasse il divieto, per lei sarà attivato il daspo urbano.

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7 egiziani e 1 slavo completamente ubriachi

Il secondo decreto di allontanamento emesso oggi ha riguardato un cittadino slavo di 49 anni, senza documenti. Verso le 20 era a bordo del tram 1 e, ubriaco, dava fastidio agli altri passeggeri. Infine il tramviere ha chiamato la polizia. Una volta accompagnato in questura e identificato, lo slavo è risultato avere dei precedenti di polizia. Poi alle 2 del mattino è stata la volta di un gruppo di 7 egiziani residenti e in regola con i permessi di soggiorno.

Erano, completamente ubriachi, a bordo dell’ autobus 56,  all’altezza di via Padova. Infastidivano gli altri passeggeri e l’autista,  alla fine, ha avvisato la polizia.  Una volante del turno di notte ha avuto il suo da fare a contenere l’ ubriachezza molesta dei 7. Anche per loro è scattato il decreto di allontanamento.

“Stiamo dando vita ad uno strumento che ci permetterà di documentare le reiterazioni dei comportamenti molesti, in vista della firma dei Daspo urbani, quando questi comportamenti dovessero ripetersi” dicono dalla questura. In realtà i dati dei primi 4 mesi dell’anno diffusi dalla questura stessa, sono disarmanti. Anche se allontanamenti e daspo urbani migliorano la situazione della sicurezza di chi si deve muovere la sera, a fronte di un imponete impegno delle forze dell’ ordine, specie nei controlli e nelle identificazione delle persone sospette, il problema di fondo rimane inaffrontato. Tra Milano, la sua provincia e quella di Monza Brianza, nei primi 4 mesi del 2018 ci sono stati 69.765 reati e fra questi 43.459 sono furti.

 Nello stesso periodo dello scorso anno su 81.289 reati compiuti i furti furono 49.483. Sono dati impressionanti specie se si pensa che di fronte questi numeri, si ha un livello di arresti e denunciati, cioè di colpevoli scoperti che è ridicolo. Poco più di 1000 nei primi 4 mesi del 2017 e poco meno di 1000 nel 2018. Su questo problema, però, il decreto Minniti non ha dato ancora risposte e strumenti adeguati

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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