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Vandali a Natale in largo Brasilia. Furti e distruzioni. Magari meglio chiudere del tutto certi bar

Non c’è pace nemmeno a Natale per i milanesi delle periferie. Vandali, ladri e bar che danno loro rifugio. Emblematico il caso del Lucky bar di via Cabella

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Un gruppo di vandali ha colpito in largo Brasilia nella notte fra Natale e Santo Stefano, distruggendo i vetri della fermata dell’autobus 58 e depredando le auto parcheggiate nella zona. Finestrini rotti, bagagliai scassinati e danni di tutti i tipi, oltre ai furti. E, nella stessa notte, i ladri sono entrati usando  un’automobile come ariete nella vetrina della Vodafon di piazza Frattini.

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L’impressione, per chi ha scoperto la situazione al mattino, è stata quella dell’esecuzione di una incursione organizzata. La distruzione della fermata dell’autobus è un danno soprattutto per chi lavora in questi giorni e cui la fermata offriva riparo dal freddo intenso e dalla pioggia. Gli abitanti del quartiere sono davvero arrabbiati e c’è chi chiede anche la chiusura dei bar della zona che danno ospitalità a vandali, ladri, pregiudicati e zingari.

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Licenze sospese ai bar che ospitano malviventi

La sospensione della licenza a chi ammette che nel proprio locale, in genere bar e ristoranti, avvengano contatti fra malviventi è diventata una strategia di ordine pubblico a Milano e anche in provincia. Ci sono bar che passano più tempo chiusi per provvedimenti giudiziari che aperti al pubblico. Pare che i titolari non riescano a capire che è necessario fare una scelta della clientela. Dall’ inizio del 2017 il questore ha firmato per la sospensione dell’attività di 111 bar fra Milano e la provincia. Il decreto di chiusura arrivano dopo le indagini, spesso partite dalla segnalazione dei residenti di rumori notturni o di liti frequenti che degenerano in spintoni e risse, o per la nota attività di spaccio che si svolge all’interno.

Il caso del Lucky bar di via Cabella

O, forse, certi commercianti fanno una scelta diversa da quella che farebbe un commerciante che ha a cuore la sua attività e il quartiere in cui lavora.  Nella zona coperta dal commissariato di Lorenteggio nei primi giorni di dicembre è stato chiuso, per una settimana, il Lucky bar, in via Bartolomeo Cabella n. 4.  E’ un caso emblematico. Gli agenti di polizia avevano cominciato a tenerlo sotto controllo a Marzo 2017.  Non c’è stata volta che entrando nel bar non abbiano trovato qualcuno che non avrebbe dovuto esserci.

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Il 7 marzo su tre avventori presenti nel bar, due avevano precedenti penali. Una settimana dopo la polizia ha identificato 4 clienti, tutti con precedenti penali per la produzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti, reati contro il patrimonio, reati contro la persona e per porto d’armi abusivo. Uno era anche sottoposto a misure di sicurezza.

Durante il controllo della fine di aprile nel locale c’erano 6 clienti e 2 erano pregiudicati. Un nuovo controllo ai primi di maggio e su 7 clienti, 6 erano pregiudicati. Altri due pregiudicati identificati ai primi di giugno. Al 23 giugno nuovo controllo e su 13 clienti 4 avevano precedenti, fra cui reati di aggressioni e furti. 5 giorni dopo, al 28 giugno, sui 13 clienti presenti nel bar, 3 avevano precedenti per spaccio di droga. Al 20 settembre, un pregiudicato su sette. e infine al 18 ottobre, al controllo della polizia su 11 clienti presenti nel bar, 4 avevano precedenti per produzione e spaccio di stupefacenti e per furti.

Un “bar dei drogati”

Alla fine, la questura ha deciso di farlo chiudere per una settimana, con un provvedimento giudiziario pubblico e delle motivazioni precise. “Il locale “Lucky Bar”, per quanto sopra accertato, è risultato essere un luogo frequentato da persone con precedenti penali e di Polizia, anche specifici in materia di sostanze stupefacenti, alcune delle quali identificate in più occasioni, motivo per cui si è reso necessario un provvedimento di sospensione”.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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