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Catalogna. Gli spagnoli hanno superato ogni limite

Catalogna – Questa mattina vi è stata una maxi operazione repressiva nei confronti del Governo della Catalogna da parte del governo di Madrid, condotta dalla guardia Civil che ha arrestato 12 politici catalani. Loro colpa è voler celebrare un referendum indipendentista il prossimo 1 ottobre. Carles Puigdemont, capo del governo catalano ha invitato i suoi cittadini alla calma e ha detto che il referendum si farà ugualmente.

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I giudici accusano artur mas in Catalogna

Il governo spagnolo “ha oltrepassato la linea rossa” e “si e’ convertito in una vergogna antidemocratica”. Ha detto il presidente del parlamento catalano, la Generalità di Catalogna, Carles Puigdemont. Ha poi chiesto ai suoi citttadini di “dare una risposta ferma, con un’atteggiamento civile e pacifico”. “Le libertà sono di fatto sospese e represse. Il governo ha di fatto instaurato uno stato di eccezione”. POi ha aggiunto che quelli effettuati sono “arresti indiscriminati e di intimidazione”, una situazione inaccettabile in democrazia, con un governo che pretende di sospendere lo stato di diritto”. “Condanniamo l’attitudine totalitaria e antidemocratica del governo che ha mostrato il suo volto repressivo e consideriamo illegittima la sospensione da parte di un governo che non rispetta principi fondamentali della democrazia”,”Di fronte a un regime repressivo e intimidatorio convochiamo i cittadini affinchè il 1 ottobre diano una pacifica e civile, cosi’ faremo valere la legittimità democratica”.

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cambiamenti. Social journalism

Ho riportato le dichiarazione del presidente catalano Puigdemnont sui fatti di questa mattina perchè esprimono tutta l’indignazione di un capo di stato eletto, che crede nei valori della democrazia e vede lo Stato centrale che li sopprime. E’ una cosa che, in un certo senso vale anche per noi, in Lombardia, e che dovrebbe indignarci profondamente. E’ ovvio che vi è in atto una trasformazione politica dell’Europa, e che il centralismo statalista sta perdendo la sua battaglia, perchè i cittadini vogliono altre forme di governo e di amministrazione pubblica. Tutte le istituzioni lombarde e Venete, dal governatore del Veneto Luca Zaia al vicepresidente del consiglio

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Il 22 ottobre andremo a votare  anche in Lombardia e in Veneto e sarà praticamente all’indomani del voto catalano sull’indipendenza. Per i catalani, che attualmente sono inglobati nel regno spagnolo, si tratta di indipendenza. Per Lombardi e Veneti si tratta di attuare una parte della costituzione che deriva dal titolo quinto e dall’articolo quinto della costituzione italiana.  Non ci si formalizza quindi su una forma statale, ma si cerca il compromesso, ben consapevoli ceh la libertà passa per l’autonomia finanziaria e per la possibilità di scegliere in quale modo utilizzare i soldi messi nella cassa comune.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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