Consiglio comunale di Ossona. Il minuto di silenzio
Ossona -Il consiglio comunale di Ossona ha respinto con una maggioranza che ha compreso, oltre alla maggioranza di centrosinistra di Incontro, anche due gruppi consiliari di opposizione, Lega Nord e Verdi, la richiesta del ritiro delle deleghe a Francesca Lara Monno (area Mantovani, Forza Italia) per le incompatibilità tecniche e politiche accumulate. In aula fra il pubblico, anche il candidato magentino di Forza Italia Ispano, marito di Francesca Lara Monno.
Alcune volte, prima di scrivere un articolo, devo lasciar passare una notte e dormirci su. Non è per riflettere sull’opportunità o meno di scrivere la verità. Che scriverò la verità di quanto successo ieri sera al consiglio comunale di Ossona è scontato.lo farò in più articoli. Devo però lasciar scemare il profondo senso di indignazione che mi coglie ancora lo stomaco quando sento mentire, vedo esercitare intimidazioni e quando assisto a determinate scene scandalose che potrebbero svolgersi nella vecchia Sicilia, ma che sono estremamente fuori luogo in Lombardia. La descrizione del comportamento di Gibo (Gilberto Rossi, dei Verdi) la faccio a parte perchè crede di essere posseduto dallo spirito di Dario Fo, e merita un articolo nella categoria Spettacoli.
Il minuto di silenzio
Parliamo del minuto di silenzio chiesto dall’assessore Gussoni all’inizio della seduta. Non si è capito a cosa era dedicato. Non si sa se era per la formazione del nuovo gruppo consiliare della Lega Nord con Monica Porrati come capogruppo, annunciato a mezza voce dal sindaco pochi minuti prima, o per i morti negli attentati del terrorismo islamico in Inghilterra, o per i feriti della Juventus di Torino, oppure per la prossima fine anticipata dell’amministrazione Venegoni e di Incontro. Dato che il minuto di silenzio non era dedicato al 2 giugno, mi sono alzata anche io. Qualunque altro caso andava bene. Attendevo la distribuzione dei gessetti colorati per combattere ogni terrorismo, ma non c’è stata. Peccato. Ho finito la mia scorta.
Ispano tra il pubblico
Tra il pubblico pochissimi gli ossonesi. Su circa 10 persone, di Ossona erano in 3. Gli altri erano membri della Lega Nord di Inveruno, 3 giornalisti, il primo dei non eletti della lista Incontro, Weiner Gornati, ex assessore allo Sport non rieletto nel 2014. probabilmente attendeva e sperava nelle dimissioni di Valerio Tunesi. Gli altri spettatori erano di Forza Italia di Magenta. Mi è stato indicato anche il candidato magentino Ispano, venuto probabilmente a controllare che il sindaco facesse quanto gli era stato ordinato di fare, cioè minacciare di querela Sergio Garavaglia, anche se una simile querela non è nell’ interesse del sindaco e tantomeno in quello del Comune di Ossona.
Un bruttissimo segnale, quella presenza in aula. Se proprio doveva esserci qualcuno, era meglio che fra il pubblico ci fosse stata l’assessore esterno Francesca Lara Monno. La presenza del marito, socio in affari e candidato a Magenta, invece, ha dato la sensazione di una pressione indebita. Come se alcune parole non sarebbero state dette e alcuni voti sarebbero stati differenti, se Ispano e Forza Italia di Magenta non fossero stati presenti.
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