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Design for Food ai Caselli daziari di piazza Sempione

La weeks food milanese è partita ieri sera. Primo evento alle 19. L’inaugurazione e l’apertura al pubblico dei due ex caselli daziari dell’ Arco della Pace, in piazza Sempione, e della mostra Design for Food. Un’apertura che si attendeva da tempo e che va a completare la valorizzazione di piazza Sempione e dell’area pedonale. Al progetto hanno partecipato Pessina costruzioni, la concessionaria del restyling che ha realizzato l’opera, il comune di Milano, Regione Lombardia, l’ente fiera di Milano, in collaborazione con Tuttofood, Confcommercio e l’associazione ADI, l’ Associazione per il Disegno Industriale. ADI, ogni anno, organizza il premio Compasso d’oro.

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Arte, territorio e sapere dell’enogastronomia di Milano

Oggi possiamo dirlo, piazza Sempione è semplicemente magnifica. I due caselli sono stati restituiti alla cittadinanza con un progetto di recupero incentrato alla cultura. Arte, territorio ed enogastronomia. Particolarmente orgoglioso del risultato è Massimo Pessina, presidente della Pessina costruzioni.
“I caselli daziari tornano alla città e ai milanesi dopo anni di abbandono. Li abbiamo presi dal passato e li restituiamo come nuovi Milano, per farli vivere anche nei prossimi decenni”. Ha detto durante l’inaugurazione. Uno dei due caselli sarà destinato alla valorizzazione delle eccellenze di Milano e della Lombardia, con incontri pubblici, reading, multimedialità e presentazioni destinate ai giovani talenti, alle eccellenze artigiane e ai libri.

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Il secondo casello avrà la stessa vocazione di polo culturale ma destinata alla salvaguardia e valorizzazione del patrimonio enogastronomico di Milano e della Lombardia. Ed è per questo motivo che l’inaugurazione dei due caselli è stata felicemente posta all’inizio degli eventi della Food’s week e di Foodcity.
All’inuagurazione dei caselli e della mostra Design for Food hanno presenziato l’assessore del comune di Milano Cristina Tajani e il dirigente regionale Pietro Lenna, in rappresentanza dell’assessore di regione Lombardia Parolini.

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La mostra Design for Food e il premio compasso d’oro

All’interno del casello di ponente abbiamo visto scorrere sugli schermi multimediali la storia di famosi oggetti di cucina. Quelli che dal 1954 ai giorni nostri hanno accompagnato la vita quotidiana, la preparazione e la presentazione del cibo. Caffettiere, pentole, cucine, vassoi, tazze e altri oggetti dal design innovativo e di successo, al loro tempo, sono esposti nella mostra Design for Food. La mostra è la prima ospitata dal casello di ponente, diventato per l’occasione e su specifica volontà dell’Ente fiera, il biglietto da visita cittadino di Tuttofood. La fiera inizierà il prossimo 8 maggio.

Susanna Vallebona, consigliere di Adi e curatrice della mostra, ha sottolineato che “non è un caso che ognuno di questi oggetti abbia vinto il premio Compasso d’oro“. Massimo Farinatti, presidente di Adi, Susanna Vallebona e Luciano Galimberti hanno quindi illustrato il premio dedicato al valore e alla qualità dei prodotti del design italiano.

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La storia dei due caselli

I due caselli daziari erano il capolinea della strada del Sempione che collega Milano con Parigi. La loro funzione era quella di uffici pubblici. Vi ci si pagavano i dazi per le merci in entrata in città. Erano degli uffici doganali. Furono costruiti nel 1838 insieme al grande arco della pace progettato per celebrare le vittorie di Napoleone. All’altro capo del Sempione c’è Parigi, le Champs Elisèe e l’Arco di trionfo, costruito nello stesso periodo. L’arco di trionfo milanese è dell’architetto Luigi Cagnola, e fu completato nel periodo della dominazione asburgica.

Il menu dell’inaugurazione

il menù del rinfresco merita una citazione, tanto più che si tratta di un evento di Tuttofood. Essere accolti da un bicchiere di Berlucchi dopo una lunga passeggiata è un vero piacere. TuttoFood, però, ha reso ancora più piacevole il momento con il menù del rinfresco, in stile lombardo di lusso. Tre cuochi dell’associazione Jre, Jeunes Restaurateurs, che esporrà a Tuttofood nell’area gourmet, hanno preparato alcune delle loro specialità.

Piccoli crostini di nero di seppia coperti di fiocchi di polenta e baccalà, riso bianco in cui erano sciolti piccoli bocconi di crosta di grana padano, e condito con aceto balsamico di Modena, tartare di manzo con chicchi di melograno, e aceto balsamico di Modena e crostini di grana padano soffiati al forno. C’erano anche altri manicaretti, ma questi tre mi hanno estasiata. Ho ringraziato gli chef per l’esperienza, ma anche le mie nonne. Mi sono tornati alle memoria i loro visi insieme ad un ricordo nuovo, ad ogni boccone. Se è questo che si intende per polo della cultura enogastronomica lombarda, piazza Sempione e i caselli daziali saranno fra i miei luoghi preferiti di Milano.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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