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Area C e ZTL, Zona Traffico Limitato. Barriere burocratiche per i disabili

I disabili possono già accedere gratuitamente all’area C a Milano e alle aree con ZTL, cioè alla Zona Traffico Limitato di altri comuni. Però ogni volta che entrano devono comunicare il numero di targa del proprio mezzo di trasporto.

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Questo si può fare sia tramite smartphone sia sostando in uno dei punti predisposti. Per quello che riguarda l’area C, il comune di Milano è già abbastanza attrezzato. I disabili che abitano in città o che la frequentano regolarmente, possono far registrare la targa del loro veicolo principale. Lo stesso accorgimento è utilizzato per  mezzi adattati al trasporto disabili che appartengono ad associazioni ed enti.

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ZTL, Zona Traffico Limitato, è una barriera burocratica per i disabili

Il problema riguarda, invece, le aree ZTL, la Zona Traffico Limitato, degli altri comuni dell’Hinterland. E anche i disabili che frequentano Milano saltuariamente o sono solo di passaggio. Ad ogni entrata e uscita devono registrare targa e contrassegno. A Milano si può chiedere la registrazione per 3 giorni, ma in effetti, per un disabile può essere una operazione complicata. Specialmente se deve attraversare più comuni con ZTL. In regione Lombardia, questa difficoltà è stata oggi equiparata ad una barriera architettonica. E’ stato quindi chiesto, con una interrogazione, di regolamentare tutti gli accessi, di tutti i comuni, a livello regionale.

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Le idee sono molte. Un database che registri i numeri di targa una sola volta, oppure un chip nel contrassegno, o un apparecchio come il telepass. “Questo dover continuamente comunicare la propria targa a tutte le amministrazioni è in tutto e per tutto una vera barriera burocratica, che in Lombardia può e deve essere eliminata”. Ha detto il vicepresidente del consiglio regionale Fabrizio Cecchetti, presentando alla stampa l’interrogazione.

La sentenza della Corte di Cassazione

Poi si è rifatto ad una sentenza della Corte di Cassazione, la 719/2008. Questa stabilisce che l’unico onere dell’ invalido, per circolare in qualsiasi zona a traffico limitato, deve essere quello di esporre il contrassegno sul proprio veicolo. Quindi la richiesta di comunicare a ogni amministrazione comunale la propria targa per l’accesso all’ area C o alle Zona Traffico Limitato è, di fatto, un abuso legislativo. Secondo Cecchetti il problema è causato dal sistema. 

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Va snellito perchè i disabili non subiscano, oltre alle barriere architettoniche, anche le barriere burocratiche. “Ho voluto evidenziare questo tipo di disagio in modo che Regione Lombardia metta mano al problema. Coinvolgendo anche ANCI Lombardia, le associazioni di disabili e ogni altro soggetto utile. Questo affinché in Lombardia qualsiasi tipo di barriera, anche burocratica, venga superata il prima possibile.”

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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