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FNM e Trenord. Iolanda Nanni, M5S, in consiglio regionale

Milano – Oggi in aula del Consiglio di regione Lombardia presentata una Mozione del movimento 5 stelle respinta dalla maggioranza. Il pd si astiene. M5Stelle in regione Lombardia chiedeva che FNM, Ferrovie Nord Milano, acquisisse la maggioranza delle quote di Trenord.

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trenord in stazioneLa settimana scorsa avevamo pubblicato la smentita  sulla notizia di una possibile vendita di quote societarie di Trenord da parte di FNM, società controllata dalla regione Lombardia. Oggi si parla della vicenda in consiglio regionale perchè il Movimento 5stelle Lombardia ha presentato una mozione, discussa oggi ma annunciata ieri con un comunicato stampa, con cui avrebbe voluto indirizzare la società FNM ad acquisire le quote di maggioranza di Trenord per ammodernare la linea e rilanciare gli investimenti.
Il primo firmatario della mozione è il cons. Stefano Buffagni che commenta la richiesta dicendo che:

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“Solo consentendo a FNM di acquisire la maggioranza delle quote societarie di Trenord potremo compensare la riduzione di alcuni servizi ferroviari da parte di Trenitalia e incrementare l’approvvigionamento di materiale rotabile su tutta la rete regionale. Non vogliamo più vedere foto pubblicate sui social di carrozze al collasso, sedili sfasciati o mancanti e display che segnalano infiniti minuti di ritardo a causa dei consueti guasti tecnici. Con la nostra mozione chiediamo inoltre a Maroni e all’assessore ai trasporti Sorte di richiedere a Ferrovie dello Stato la promozione di interventi di potenziamento infrastrutturale e di aprire un tavolo istituzionale con il Ministero per fare in modo che gli investimenti programmati non rimangano le solite promesse della Lega. Per il bene dei pendolari lombardi ci auspichiamo il voto favorevole delle altre forze politiche domani in aula”.

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Le quote Trenord non sono in vendita

trenord e m5 stelleCerto che se le motivazioni della mozione su una possibile acquisizione di quote di Trenord (oggi è il suo capitale è al 50% di FNM e 50% di Trenitalia) da parte di FNM è quella  dal consigliere Buffagni è abbastanza ovvio che la mozione sia stata bocciata. Più polemica di così non si poteva.  Nonostante i problemi di sicurezza e i ritardi che innegabilmente ci sono, la situazione non è così disperata. Ci sono grandi spazi di miglioramento del servizio e lo stesso Roberto Maroni ha dichiarato che fino a questo momento solo la regione Lombardia ha investito in Trenord, tramite FNM,  mentre da Trenitalia non è arrivato un euro. La lamentela c’è, come c’è il tavolo di lavoro con il ministero, ed è chiaro che Trenitalia dovrà prendere una decisione: o cede quote  di maggioranza di Trenord in cambio dell’aumento di capitale effettuato da Regione Lombardia con gli ultimi investimenti oppure versa nelle casse di Trenord la stessa cifra messa a disposizione da regione Lombardia comprando i nuovi treni,.

Iolanda Nanni: Trenitalia e FFSS  non interessate al servizio pubblico lombardo

Nel comunicato stampa di ieri, Iolanda Nanni ha scritto che “La nostra mozione nasce da una visione sul Tpl (trasporto pubblico lombardo) differente da quella di Regione Lombardia, che secondo le ultime voci di palazzo vorrebbe vendere le quote di Trenord a società come Trenitalia o Ferrovie dello Stato che finirebbero per commercializzare i servizi per un target diverso da quello pendolare, aumentando notevolmente i costi e diminuendo la capillarità del servizio sul territorio. Noi crediamo nella prevalenza del “pubblico” nella gestione del servizio ferroviario regionale per tutelare le categorie di chi usa i treni per lavoro o per studio, non per tagliarli fuori”.

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La notizia della vendita di quote è stata già smentita settimana scorsa e M5 Stelle è in ritardo, però i 5stelle considerano Trenitalia e Ferrovie dello Stato delle società non pubbliche e dedite alla ricerca del guadagno e a fornire servizi altrove, in luoghi diversi dalla Lombardia. E’ simpatico che il Movimento 5 stelle abbia sottolineato questo aspetto, che di fatto è vero anche se non lo è formalmente. Nel senso che Trenitalia e Ferrovie dello Stato sono società pubbliche (che usano denaro pubblico) controllate dallo Stato italiano, ma dato che lo stato italiano sembra ben poco interessato a dare servizi alla Lombardia, è abbastanza logico che le sue società siano percepite come non appartenenti al sistema del Trasporto pubblico lombardo e persino da quello non lombardo.

In ogni caso oggi il M5 stelle Lombardia si lamenta perchè la mozione è stata bocciata e hanno rilasciato una dicharazione in cui propongono che FNM si consolidi acquisendo le quote di Trenord in capo a Trenitalia-Divisione Regionale.
“Noi vogliamo tutelare gli interessi dei lombardi che pagano centinaia di milioni di euro per un servizio scandente. L’obbiettivo della mozione era difendere gli interessi dei pendolari lombardi. Per il PD e Maroni è più importante il volere di Renzi. Noi non molliamo, la nostra posizione è chiara, prima i pendolari che gli interessi di partito”, scrive Stefano Buffagni, consigliere regionale del M5S .
Capisco che si dica che il PD, che si è astenuto, segua il volere Renzi, ma dirlo di Roberto Maroni mi pare azzardato.
Il Pd milanese deve essere  imbarazzato dalla situazione dato che le voci su giornali derivano da un comunicato stampa del cons. Alessandro Alfieri.

Iolanda Nanni: urgente  dare un indirizzo politico chiaro a FNM

iolanda nanni M5stelle su trenordIolanda Nanni, consigliere regionale del M5S Lombardia, aggiunge: “E’ urgente  dare un indirizzo politico chiaro a FNM: un’azionista come la regione, può e deve intervenire su quanto accade in una sua partecipata indiretta. Maroni ha provato a censurare la nostra mozione con una lettera al Consiglio regionale. E’ gravissimo: l’ipotesi di cessione di quote societarie finisca sulla stampa senza essere discussa in Consiglio Regionale. La cessione finirebbe per danneggiare i pendolari già tartassati dai disservizi e dai ritardi. Prova ne sia quanto accaduto sulla Milano Brescia: FS e Trenitalia non hanno nessun interesse nel finanziare il trasporto pubblico applicando una logica preferenziale per investimenti in alta velocità a discapito delle linee pendolari”.
Insomma non c’è verso. I M5stelle sono convinti così, nonostante tutte le smentite. Va bene, magari il pressing che stanno facendo farà decidere Trenitalia e FFSS a consegnare i nuovi treni, per evitare di passare, agli occhi dei m5Stelle, per degli imprenditori stranieri che in Lombardia vogliono solo esercitare un diritto di passaggio .

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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