Cyberbullismo nelle scuole. Il web non è un gioco
Corbetta – Venerdì 20 maggio alle ore 20.45, presso la Sala Grassi di Via C.Cattaneo n. 25 a Corbetta, si terrà un incontro pubblico a carattere educativo e formativo sul Cyberbullismo. E la conclusione di un progetto delle scuole.

“Abbiamo affrontato un percorso impegnativo e stimolante per tutto il Comando, durato diversi mesi, afferma Mirko Mereghetti, Comandante della Polizia Locale di Corbetta, somministrando questionari ad hoc, seguendo le indicazioni ministeriali e sviluppando incontri molto partecipati all’interno della scuola. Vogliamo ora illustrare, soprattutto alla componente genitoriale, grazie al prezioso intervento di un esperto in materia, i problemi e le insidie della Rete, i rischi di dinamiche di bullismo e cyberbullismo connessi, invitando a un uso consapevole e responsabile dei social network da parte degli adolescenti”.
Bisogna avere la coscienza che la rete è veloce e che i ragazzi arrivano ad usare le novità tecnologiche prima che genitori e adulti riescano a individuare e spiegare loro i pericoli che corrono e che, spesso, neppure gli adulti riescono a capire in quale reti possono cadere utilizzando il web. Serate in cui si spiega la natura sociale del web, e non solo quella di accesso alle informazioni, sono necessarie. Il concetto che i giovani e anche gli adulti dovrebbero imparare subito, non appena imparano ad accedere a internet, o alle altre reti del web, è che non tutto quello che si riesce a fare è bene farlo., sia dal punto di vista sociale sia dal punto di vista tecnico. Il cyberbullismo, si può identificare come un pettegolezzo a grandi numeri. Se una persona non è pettegola fuori dal web, non lo è nemmeno nel web. Se non è un bullo nella vita normale, non lo è neppure nel web. Se non fa il furbo, il disonesto nella vita di ogni giorno, non lo fa neppure nel web. Per gli altri è solo una questione di numeri. Il web amplifica oppure nasconde, a seconda di come lo si usa e da chi lo usa. E’ una questione etica e morale.

