Ettore Fusco. Evitare la trasformazione della cava di Busto Garolfo in una discarica
Milano – “Evitare la trasformazione della cava di Busto Garolfo in una discarica”. È questo l’obiettivo dell’ordine del giorno presentato dal consigliere della Lega Nord Ettore Fusco al consiglio metropolitano che si riunirà il 12 maggio.
Dopo aver partecipato al presidio antidiscarica lo scorso 3 maggio, prosegue istituzionalmente la battaglia portata avanti dai residenti e sindaci di Busto Garolfo e Casorezzo che, già lo scorso anno con l’aiuto di Regione Lombardia hanno evitato che, nella cava di proprietà della Solter, all’interno del Parco del Roccolo, venissero dismesse lastre d’amianto.
Indirizzando il documento al sindaco Giuliano Pisapia, il leghista Fusco chiederà a Città Metropolitana di modificare il piano strategico al capitolo 5, punto due “Parchi Metropolitani valorizzazione e gestione coordinata dei parchi di scala metropolitana” precisando che per promuovere la qualità ambientale e costruire la rete Ecologica metropolitana “non possano essere realizzati impianti con elevato impatto ambientale, quali discariche, termovalorizzatori, depositi di sostanze inquinanti, depositi di scorie naturali, centri di produzione energia a combustibili fossili, raffinerie o allevamenti intensivi”
I dirigenti di città metropolitana e il loro menefreghismo
“La Regione ha demandato a Città Metropolitana le procedure di autorizzazione integrata e di impatto ambientale per quanto riguarda le discariche – spiega Ettore Fusco – Noi siamo convinti che questi atti non debbano essere meri pareri tecnici effettuati da dirigenti spesso avulsi dalle realtà che dirigono. Al contrario devono essere il frutto di un disegno politico-amministrativo il più possibile fatto da chi il territorio lo vive, lo governa e ne conosce le esigenze. Il ruolo dei politici, infatti, è quello di salvaguardare le aree: questa è un’area verde, fatta di campi e boschi, un’area di pregio che, come tale, dobbiamo tutelare”.
Senza risparmiare critiche a Città Metropolitana, fino ad ora troppo tecnica e poco vicina alle esigenze dei cittadini e dei territori che la compongono, Fusco sottolinea come la discarica non vada fatta in quel sito e affonda il colpo, in particolare, sulle cave: “sono solo un business a più riprese: quando si estrae, quando si riempiono con i rifiuti e persino quando si deve procedere con la bonifica del terreno compromesso. E spesso sono gestite, nelle varie fasi, dalla criminalità organizzata – conclude Fusco – Infine sono dannose per la salute e noi le vogliamo tenere lontane dai centri abitati e dai confini di Città Metropolitana, che sono verdi e verdi devono restare”.
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