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Famiglia e comunità tra Lombardia e Unicef

Pregnana – Giovedì 10 marzo alle ore 20,45 nella sala della biblioteca di via Liguria un interessante convegno sui rapporti tra famiglia e comunità. I relatori che descriveranno le iniziative della regione Lombardia per governare il delicato settore degli incentivi e delle iniziative legate alla famiglia e i motivi politici per cui è considerato così importante sono considerati importanti sono l’assessore alle Culture,Identità e Autonomie della Lombardia Cristina Capellini, il capogruppo della Lega Nord in consiglio regionale Massimiliano Romeo, il garante per l’infanzia e per l’adolescenza di regione Lombardia Massimo Pagani.

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Convegno famiglia e comunità L’introduzione e la presentazione della serata è affidata al consigliere comunale Lega Nord di Pregnana Milanese Luca Sala.
Nonostante il tema sia incentrato sul rapporto esistente fra la famiglia e la comunità, si immagina già che uno dei momenti centrali sarà il parere politico sulla legge Cirinnà e il punto che è ancora rimasto in discussione, cioè l’adozione extracoppia o l’adozione dei figli del compagno nelle coppie omosessuali.
L’assessore Capellini non ha fatto mistero della sua preoccupazione sul tema. E’ quindi l’occasione per riflettere insieme sugli aspetti della Stepchild Adoption, cioè l’adozione dei figli del compagno, nel caso in cui il genitore biologico sia sconosciuto o morto. Secondo l’assessore lo stralcio della Stepchild Adoption dalla legge Cirinnà, è solo uno specchietto per le allodole perchè “tanto poi ci avrebbero pensato i tribunali a riconoscerla con le loro pronunce.” L’assessore ha commentato recentissima sentenza del Tribunale di Roma che ha dato l’assenso ad un coppia di lesbiche di adottare legalmente reciproci figli, in assenza di una norma statale su questo punto. Secondo l’assessore si è trattato della “legittimazione, incrociata questa volta, della ‘stepchild adoption’, superando il Parlamento e calpestando il popolo sempre meno sovrano”. Il punto è difatti controverso ed è chiaro che le coppie lesbiche stanno approfittando di questo vuoto di legge per regolarizzare le posizioni legali dei bambini prima che una legge del parlamento regoli il punto. Lo stralcio della Stepchild Adoption non ha reso felici nè le associazioni che la sostengono nè quelle che ne sono contrarie. Le prime perchè hanno visto come un rimandare la soluzione del loro problema e le altre perchè hanno visto nel lasciare la decisione ad un giudice un attacco alla democrazia. Poi c’è anche la questione politica. Sul tema dei diritti civili alle coppie omosessuali la maggioranza di governo si è profondamente divisa, e il “non decidere” ha lasciato lo spazio alla interpretazione giuridica. Nei tribunali dei minorenni si applica infatti la regola del “superiore interesse del minore” concretizzandolo nell’entrare, con l’adozione, nell’asse ereditario della compagna della madre e nel diventare soggetto d obblighi da parte di un altro adulto, oltre alla madre naturale. Questo caso, però, è applicabile solo nel caso delle coppie lesbiche, mentre  nel caso degli uomini diventa molto più probabile il ricorso illegale alla maternità surrogata che è vietata dalla legge 40.

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“La sentenza del Tribunale per i minorenni di Roma che ha riconosciuto una famiglia con due mamme comporta due gravi conseguenze: il fatto che il Governo, di fronte alle profonde divisioni emerse in Parlamento e nell’opinione pubblica, abbia
preferito lasciare un tema così delicato alle decisioni della magistratura, e il fatto che la tanto sbandierata vittoria di Alfano in merito allo stralcio di quella norma dal ddl Cirinnà in realtà sia stata solo una vittoria di Pirro, anzi una vera e propria presa in giro a danno degli italiani e del glorioso popolo del ‘Family Day’. Siamo di fronte alla conferma di quanto avevo già avuto modo di osservare qualche settimana fa, ossia l’incapacità del Governo Renzi-Alfano di assumersi responsabilità fino in fondo, per timore di perdere ulteriormente consensi, in una fase già piuttosto delicata, lasciando che fossero poi i Tribunali a sostituirsi al Parlamento, come di fatto sta accadendo”. Ha detto oggi Cristina Capellini.
Da conferenze simili, non ultima quella di qualche mese fa a Magenta, si può pensare che la posizione di Massimiliano Romeo sarà sulla stessa linea politica di Cristina Cappellini.

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Saranno molto interessanti le parole di Massimo Pagani che si occupa direttamente di bambini. Il garante per l’infanzia e l’adolescenza è infatti una figura istituita dalla Dichiarazione dei diritti del fanciullo che ha istituito anche l’Unicef, e il suo compito è quello di avvocato dei bambini nei casi in cui si teme che i loro diritti non siano stati rispettati. La visione della stepchild adoption  della famiglia dal punto di vista dei dritti dei bambini non era mai stata affrontata e rappresenta la novità della serata.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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