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Buona scuola cagata pazzesca. Mancano maestre e sostegni

Ossona – L’anno scolastico è iniziato anche a Ossona ma, come a Milano e in molti altri luoghi, mancano le maestre e gli insegnanti di sostegno. E la maestra Lorenza Carrettoni è andata in pensione, ma il provveditorato non la ancora sostituita. Succede in tutta la provincia di Milano, gli insegnanti di ruolo non si presentano e mancano totalmente quelli di sostegno, ma settimana scorsa, Matteo Salvini, a Cittadella se ne era già lamentato.

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Buona scuola cagata pazzesca. Mancano maestre e sostegnoNon è ancora finita la prima settimana di scuola e si vede come le promesse e le azioni del governo Renzi sulla buona scuola abbiano tenuto conto solo degli interessi di alcuni suoi amici e abbiano ignorato completamente le esigenze degli utenti, le famiglie e gli scolari, persino nei piccoli paesi. Anche a Ossona ci sono tanti problemi. Quest’anno, dopo più di venti anni di servizio a Ossona, la maestra Lorenza Carrettoni è andata in pensione. Era un momento che si sapeva sarebbe giunto con questo anno scolastico, ma il provveditorato non la ha ancora non è stata sostituita, e i bambini che sono entrati nella classe che le era stata assegnata non hanno trovato la loro nuova maestra.
La maestra Lorenza é sempre stata molto apprezzata ad Ossona, per l’esperienza e la capacità, e per le famiglie il fatto che non sarebbe più stata a scuola era già una delusione, che si è trasformata in forte irritazione quando hanno scoperto la mancanza del provveditorato.

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Ma non è il solo guaio scoperto al primo suono della campanella scolastica a Ossona. Difatti mancano anche le nomine per le insegnanti di sostegno e i bambini che hanno problemi in questo momento sono a completo carico del resto del corpo insegnanti. Siamo certi che come sempre le insegnanti che lavorano a Ossona faranno del loro meglio, ma questo non toglie che sono stati lesi i diritti dei bambini, e per colpa della mancanze dei cosiddetti atti della “buona scuola renziana”.
Domenica scorsa, durante la manifestazione di Cittadella, Matteo Salvini aveva già anticipato che la ripresa delle lezioni avrebbe trovato il caos e che, nonostante gli strombazzamenti pubblicitari del governo, in  classe sarebbero mancati gli insegnanti. In Tv hanno dato poco peso alle sue parole: “Mi piacerebbe occuparmi di quello su cui Renzi sta fallendo: la buona scuola. Domani ricomincia la buona scuola. Facciamo una scommessa? Che grazie a questa buona scuola che, facendo una citazione dotta, da Fantozzi, è una cagata pazzesca, scommettiamo che domani ci saranno migliaia di cattedre vuote? Perchè la buona scuola che sposta decine di migliaia di insegnanti da sud a nord, domani avrà migliaia di cattedre vuote e migliaia di certificati di malattia, e migliaia di studenti senza professore in classe e milioni di euro da pagare perchè quella cattedra viene pagata due volte, col titolare e con il supplente? La facciamo questa scommessa? Andate in classe da vostro figlio, domani, a vedere. Vi faccio l’esempio della provincia di Milano. 800 insegnanti di sostegno per gli alunni disabili, in provincia di Milano. 800 cattedre,grazie alla buona scuola, assegnate al 95% a insegnanti che arrivano da fuori provincia di Milano. Facciamo una scommessa. Che su questi 800 insegnanti, domani, più della metà non sarà in classe, con buona pace dei bimbi disabili, di Renzi e della sua fottutissima buona scuola, che è fatta solo per raccattare i voti e si è dimenticata di 70mila insegnanti precari abilitati e che lavorano da 10 -15 anni e che rimangono a casa, da domani.”

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Ma nonostante gli strombazzamenti di Renzi, e la sua pubblicità le cose l’anno scorso non erano diverse. Dopo un anno intero i problemi irrisolti sono gli stessi. E all’appuntamento di Cittadella del 21 settembre 2014, matteo Salvini diceva già:  “Vi par normale che ci siano centinaia di cattedre vuote perchè grazie alla legge assurda dello stato italiano c’è la migrazione di migliaia e migliaia di precari, di insegnanti, da nord a sud, che non mettono piede in classe nemmeno per mezz’ora, perchè fin dal primo giorno di scuola hanno fatto arrivare in presidenza il certificato di malattia? Che i provveditori vadano a controllare  casa per casa quelle malattie, per vedere quante sono vere e quante sono finte. E i concorsi pubblici su base regionale risolverebbero una volta per tutte questo benedetto problema. Nell’interesse del nord e del sud, per evitare che ci siano maestre che lavorano per tre,  e vigili del fuoco che lavorano per tre, e infermieri che lavorano per tre. Perchè non c’è il dipendente pubblico: c’è il dipendente pubblico che si fa il mazzo dalla mattina alla sera, e ci sono centinaia di migliaia di fancazzisti, che dovrebbero essere licenziati, altro che articolo 18, in un quarto d’ora”.

 

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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