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A Magenta senza Casa e senza Lavoro, ma il Governo italiano aiuta i Clandestini

A Magenta senza Casa e senza Lavoro, ma il Governo italiano aiuta i ClandestiniLa storia l’ha raccontata in questi giorni oknotizia.com. Alessandro, disabile, e la sua compagna hanno occupato la tenda del Movimento Dignità e Lavoro, nel presidio della Novaceta, a Magenta. Lui ha con una piccola pensione: ai disabili al 100% danno circa 300 euro al mese, con i quali devono vivere, ma se per una persona normodotata è difficile trovare lavoro, per un disabile è ancora più difficile, praticamente impossibile ese per caso la disabilità è inferiore al 100% la pensione è ridotta di conseguenza. Alessandro non ha più la casa, dopo lo sfratto.

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Centro revisioni a Tradate

Nel video pubblicato da oknotizia, Alessandro si lamenta di aver tentato tutte le strade per ottenere aiuto, ma di essersi sentito dire un sacco di no dalle istituzioni e dalle opere di carità-. Gli sono state persino negate delle coperte chieste al Centro di Aiuto.  Alessandro però è ben consapevole del fatto che  all’ex pensionato della Vincenziana sono ospitati un centinaio di clandestini che sono stati mandati a Magenta dal governo italiano, mentre per lui e per la sua compagna, italiani, nel pensionato non c’è posto. Qualcuno lo ha consigliato di prendere la residenza a Milano, senza tenere conto che è il Comune di residenza che ha l’incarico di occuparsi di questi casi, e nello stesso modo nessuno, un mese fa, gli ha detto che in caso di sfratto esecutivo aveva diritto alla priorità della casa popolare, che in questi casi i Comuni possono assegnare fuori graduatoria, se esiste la volontà di farlo.

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Storie come quella di Alessandro sono quasi all’ordine del giorno, e non è nemmeno la prima volta per Magenta. Poche settimane fa, proprio nell’area della  Novaceta si era scoperto che  due persone  senza casa e che vivevano con lavoretti saltuari, avevano occupato abusivamente gli spogliatoi dell’ex centro sportivo, trasformandoli in una casa e coltivando anche un orto .

Queste situazioni sono il segno di come le associazioni ammanicate con il governo italiano preferiscano di gran lunga prendere soldi per aiutare i clandestini, invece di darsi da fare per risolvere i problemi dei disabili sfrattati ed esposti al freddo dell’inverno. Intanto ieri sono sbarcati , in Sicilia, altri 1300 clndestini che verranno nutriti dal Governo italiano a spese nostre, mentre disabili e anziani sono sottoposti a sfratti,  restano senza cibo e senza aiuti da parte di quello Stato al quale hanno pagato fior di tasse nella loro vita.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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