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Che buone le caldarroste dell’oratorio di Ossona!

Domenica all’oratorio di Ossona il gruppo dei genitori ha preparato le caldarroste e il vin brulè per cominciare a festeggiare il giorno dei morti (Halloween) e lo ha distribuite nel pomeriggio. Le caldarroste sono una di quelle tradizioni cui non ci si può sottrarre. Buonissime, calde e allegre. In effetti il periodo dei morti è il più allegro dell’anno e non solo a Ossona.

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Non ridete. E’ proprio vero! Come scende il freschino e si avvicina la settimana fra il 31 ottobre e il 2 novembre, invece di essere tristi diventiamo più allegri. Si mangia la casseoula, si fanno le caldarroste, si beve il vin brulè, i bambini intagliano le zucche per far spaventare  grandi e girano travestiti per fare paura e strappare dolcetti. Poi si va anche al cimitero a trovare i propri cari. Sempre che non decidano di venire loro da noi a farci qualche scherzo di notte. Non è così straordinario e improbabile come sembra.

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Non è passato molto tempo, nemmeno una generazione, da quando il 1 novembre si metteva in tavola un piatto di cassoeula in più per il nonno scomparso e gli lasciava,vuoto, il posto d’onore a tavola. Se scavate nella vostra memoria e troverete tanti piccoli ricordi su come si festeggiava tempo fa, prima del consumismo, la festa del Di di mort e delle Lumere. Caldaroste, cassoeula, zucca e anche le lumere, cioè le zucche intagliate, costruire per spaventare o per riccattere i grandi con un “dolcetto o scherzetto”.

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Provate a ricordare se per caso in questo periodo la vostra nonna non vi dava una mancia particolare, oppure non vi allungava qualche caramella per Tutti i santi. C’è chi crede che Hallowen sia una festa d’ importazione americana ma non è così. Sono tradizioni antiche, risalenti a prima ancora dell’arrivo del cristianesimo, che la nostra civiltà ha portato negli Stati Uniti. Credevate davvero che la festa derivasse dagli indiani di America?

C’è chi dice che non è una festa cristiana, ma che è pagana. Questo è vero si ed è vero no. Si tratta di Samonios, il periodo dell’anno in cui la cultura Celta diceva che il mondo dei vivi e quello dei morti si incontrano ed è possible che i nostri cari vengano ad avvisarci di cambiare strada, di comportarci meglio. I celti credevano nella vita dopo la morte anche prima dell’arrivo del cristianesimo e cedevano anche nella resurrezione.

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Sono stati il primo popolo, dopo la Ressurrezione di Cristo, ad abbracciare il cristianesimo; lo sentivano molto vicino alla loro spiritualità. Credevate davvero che fossero stati gli antichi romani a convertirsi per primi al cristianesimo? Non ricordate che vi dicevano che i primi cristiani  erano gli schiavi dei romani, cioè i celti, cioè i nostri antenati?

Stiamo parlando di cose antiche, di tradizioni e di gesti che ripetiamo da sempre senza più conoscerne il significato remoto. Anche il cristianesimo crede nei santi e nei morti che ci proteggono e qualche volta appaiono anche, e insegna a non temere la morte perchè è vita.  Adesso, però, pensiamo a Ossona, vi propongo una piccola raccolta di foto che riprendono i genitori alle prese con le caldarroste. Intanto però, non dimenticatevi di comperare le caramelle, perchè con tutti questi bambini in giro al 31 ottobre,  se vi dimenticate, la mattina o la sera del 1 novembre potreste trovare una zucca con il lumino acceso sulla vostra strada, per spaventarvi.

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Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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