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Il primo morto europeo di Ebola e’ in Germania

Il primo morto europeo di Ebola è in GermaniaCi si aspettava che la prima contagiata europea di Ebola, l’infermiera spagnola di Madrid che ha contratto la febbre emoraggica sfiorandosi il viso mentre si toglieva la tuta, sarebbe stata la prossima vittima europea in Europa , se dovevano esserci delle vittime in Europa. Invece, è stata battuta in questo primato, per sua fortuna, da un dipendente africano dell’Onu appena arrivato in Germania della Liberia, dove si era ammalato. Da quanto si è saputo attualmente in Germania ci sono stati altri 2 casi di virus di Ebola, ma tutti e tre si sono ammalati in Africa e sono stati trasportati in Europa. L’uomo, che era originario del Sudan, aveva 56 anni ed era ricoverato a Lipsia in un ospedale specializzato in malattie infettive tropicali. Un altro dei tre ammalati in Germania è ricoverato ad Amburgo mentre il paziente che era ricoverato a Francoforte sul Meno è guarito dopo 5 settimane di cure ed è stato dimesso. Ogni persona che riesce a superare la malattia è una speranza per coloro che si ammalano in seguito. Il caso di Bruxelles, invece, potrebbe non essere Ebola, ma poteva trattarsi di un altro tipo di febbre emoragica. Difatti, l’uomo che era stato ricoverato dopo essere tornato da una visita alla famiglia che si trova in Guinea, ha già superato la febbre.

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Nel nostro paese c’è una certa ansia da attesa, perchè si sa che prima o poi ci sarà il primo caso italiano, che ha causato qualche falso allarme. L’ultimo caso potrebbe destare qualche preoccupazione in più. Infatti una aereo della Turkish Airliens diretto a Pisa e proveniente da Instambul è stato fatto atterrare a Fiumicino dove sono state attivate le precauzioni anti ebola. Gli infermieri, con le debite tute sterili, hanno prelevato dall’aereo una mamma nigeriana con la sua bambina e le hanno ricoverate in isolamento. Da un primo esame non parrebbero ammalate della febbre emoraggica di Ebola. Gli altri passeggeri e l’equipaggio sono stati lasciati a bordo dell’aereo: per loro non è scattata la quarantena.

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cambiamenti. Social journalism

Si è risolto come un falso allarme anche il sospetodi Ebola in un bambino nigeriana di 4 anni ricoverato al’ospedale degli Infermi di Rimini nel pomeriggio del 14 ottobre. Secondo quanto si è saputo i genitori hanno portato il bimbo nell’ambulatorio di un pediatra per una febbre e quando il pediatra ha saputo che la famiglia era appena rientrata dalla Nigeria ha iniziato le procedure di emergenza. Il protocollo non ha però funzionato a  dovere, perchè i genitori non hanno aspettato e hanno portato loro stessi il piccolo in ospedale. In ospedale sono poi, riusciti in qualche modo a mettere in atto le procedure di contenimento del contagio.Nella nottata sono arrivati da Roma i risultati delle analisi del sangue fortunatamente negativi. Infine un buona notizia perchè Zuckerberg, il padrone di Facebook ha appena donato 25 milioni di dollari per la ricerca di una cura che combatta la febbre di Ebola.

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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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