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Ossona, un reportage di cacca

Ossona – Una passeggiata lungo la via Dante e la via Litta Modignani, quella delle scuole, per intenderci, che va da via Marconi fino all’asilo nido Comunale.

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Ossona, un reportage di caccaLa passeggiata si è trasformata in un reportage sulla maleducazione di alcuni padroni di cani. Credendo che i marciapiedi di un Comune di campagna abbiano più capacità di assorbimento di quelli di città, non usano la paletta. Lasciano la cacca dei loro amici 4 zampe a decorare i già problematici marciapiedi. Me lo avevano detto, ma non ci avevo creduto fino a che non ho compiuto la passeggiata lungo quella strada. Sono andata fino al parchetto comunale che si trova di fronte all’asilo nido comunale, con una fotocamera. Sono meno di (200 metri) e ho fotografato una quindicina di cacche di cane di varia forma e dimensione.

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Cacche qui, cacche là

Una ogni 15 metri circa, senza considerare le ombre lasciate da quelle che si sono dissolte. Ho avuto delle serie difficoltà a costruire il collage della fotografia: non ci sono state tutte. Una dietro l’altra, le foto hanno preso la forma di un reportage, culminato con le condizioni incredibili in cui è lasciato il marciapiede del Parco Comunale di fronte all’asilo nido, in via Foscolo. Nelle crepe dell’asfalto sono nati persino dei fiori e l’erba alta, formata da graminacee secche e da qualche piantina di ambrosia, arriva alle ginocchia. Dai primi di luglio il Comune ha imposto ai privati di effettuare gli sfalci dell’erba. Questo per impedire il diffondersi dell’ambrosia. La pena, salatissime multe.

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Tornando a parlare delle cacche nella via delle scuole si può dire che il Comune di Ossona si distingue dagli altri per avere ben due regolamenti comunali, uno più strano e inapplicabile dell’altro, ma ambedue contemplano delle sanzioni non indifferenti.

I regolamenti di Ossona

Il regolamento comunale non obbliga i padroni dei cani a portare con sé il sacchetto per raccogliere le cacche e la relativa paletta. Non li obbliga neppure ad usarlo. Però, obbliga il padrone del cane ad impedire alla propria bestiola di sporcare. Sembra un cavillo da poco, facilmente superabile. Però dato che non esistono tappi per i culetti dei cani (grazie al cielo) questo cavilletto rende inapplicabili i due regolamenti.

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In compenso, c’è un regolamento che obbliga a mettere le museruole anche ai piccoli cani. Grazie al cielo, nessuno sembra aver voglia di applicarlo. Resta comunque una questione di inciviltà dei proprietari dei cani. Anche se non ci sono vigili in giro. Anche se Ossona si lascia credere che si possa fare qualunque cosa passandola liscia. Anche se si pensa che non vale la pena i far qualcosa di positivo. Anche se sembra di voler fare gli originali ed essere gli unici, la cacca dei cani va raccolta con sacchetto e paletta!

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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