Crolla Facebook e il mondo va nel panico
Oggi, per pochi minuti abbiamo temuto che vi fosse stato un attacco informatico che aveva distrutto il nostro modo di vivere.
Facebook era down in tutto il mondo contemporaneamente. Il guasto è durato solo pochi minuti, ma l’idea di una minaccia globale al sistema delle telecomunicazioni istantanee cui ci siamo fin troppo velocemente abitati ha mandato nel panico più totale la stragrande maggioranza degli abitanti del mondo che hanno accesso alla tecnologia.
Il panico si è diffuso nella rete tanto velocemente quando è stato il tempo che Facebook ci ha messo per risolvere il problema ai suoi server, e su twitter, l’hashtag #Facebookdown ha aggiunto in pochissimi momenti il top delle classifiche mondiali.
Passato il primo momento di panico collettivo, come il collegamento a Facebook ha ripreso a funzionare normalmente, sono iniziati anche i commenti ironici sull’importanza socialmente data al fenomeno perui su twitter ora si trovano tanti twitt che scrivono #facebookdown #lifeup o altre frasi e hashtag simili. In realtà, nonostante si pensi già ad un pericoloso tipo di terrorismo psicologico che minacci di toglierci il divertimento del secolo e la miglior fonte di notizie che esiste nel mondo, bisogna pensare che solo una minima parte degli abitanti della terra hanno accesso a Internet in modo tale da rendersi conto che c’ è stato un black out di Facebook.
La stragrande maggioranza dei terrestri, se anche si è accorto o gli è stato detto che Facebook si era rotto ha avuto una reazione di totale disinteresse.
Questo fatto peò non impedisce di essere stupefatti dall’avvenimento che pare si sia manifestato in modo simultaneo in tutto il mondo e di cui non si conosce ancora la causa