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Ossona, Bertola Central Docks: ancora senza stipendio fanno sciopero

E’ ricominciato oggi lo sciopero dei lavoratori della cooperativa CEmmeA all’accesso dei magazzini Bertola ad Ossona. Gli operai hanno bloccato l’entrata dei camion nei magazzini dopo che gli stipendi di novembre non sono stati nuovamente pagati. Questa volta allo sciopero hanno partecipato in parte anche i dipendenti interni, che secondo le ultime notizie avute al presidio dei lavoratori, pur essendo entrati sul luogo di lavoro, nel pomeriggio non hanno lavorato. Pur essendo senza stipendio da molti mesi, i dipendenti preferiscono attendere i 20 dicembre; secondo le notizie date dai sindacati che si sono recati a parlare con i dirigenti della Bertola, quella sarà la data in cui si deciderà dei destini della Bertola , degli operai e dei dipendenti

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Inoltre si è in attesa della risposta della giunta provinciale di Milano su una interrogazione, fatta da Simone Gelli della Lega Nord, per stimolare l’apertura di un tavolo sulla crisi della Bertola Central Docks. I lavoratori della cooperativa hanno deciso di passare la notte all’aperto, nel presidio di via Bixio, nonostante il freddo intenso che li aspetterà questa notte, per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi di novembre. Lo scorso mese agli operai era stata anticipata una parte degli arretrati che la ditta doveva ancora loro, 1500 euro ciascuno, ma questo mese non hanno avuto nulla, e il Natale di avvicina.

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Molte delle famiglie dei circa 200 lavoratori ( fra cooperativa e dipendenti diretti della Bertola Central Docks) sono in gravi difficoltà economiche. Anche se lavorano non riescono a dar da mangiare ai loro figli, alcuni hanno lo sfratto esecutivo per morosità perchè in questi mesi non sono riusciti a pagare gli affitti, alcune non riescono a mandare a scuola i figli per mancanza di vestiti e dei soldi per gli autobus.

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Non essendo dei disoccupati, non possono neppure accedere agli aiuti previsti per chi perde il lavoro, come il sussidio di disoccupazione o le esenzioni dal ticket sanitario. Alcuni hanno alti arretrati con le bollette del gas, del telefono o dell’elettricità , servizi che se non pagheranno entro breve saranno tagliati. Come potranno passare l’inverno queste famiglie? Chi potrà mai dargli torto se per avere i loro soldi innescano scioperi come quello di oggi?

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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