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Busto Garolfo: storie di mafia, camorra e ndrangheta

La storia che vi racconto riguarda una coppia di coniugi residenti a Busto Garolfo che sono finiti nelle maglie del ricatto della mafia di Gela. Questa volta si tratta di mafia non di ndrangheta o camorra, ma metodi e truffe sono gli stessi.

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Busto Garolfo: storie di mafia, camorra e ndranghetaI due coniugi di Busto Garolfo, come ci hanno raccontato i giornali di questa settimana, sono stati per anni sotto lo strettissimo giogo del clan mafioso di Rosario Vizzini. I componenti del clan e le loro famiglie si presentavano al ristorante della coppia chiedendo il pizzo di mille euro a visita, si sedevano a mangiare senza pagare il conto, e avevano chiesto in prestito due automobili, una mercedes e una porche, senza averle mai restituite. Inoltre avevano comprato dalla coppia una villa da 250mila euro pagandola con assegni scoperti che avevano intimato di non incassare fino ad un loro ordine che non sarebbe, ovviamente, mai arrivato.
Il marito, un imprenditore svizzero di origini siciliane, ha accettato la situazione, terrorizzato e sottomesso, mentre la moglie, lombarda, ha deciso di reagire e ha raccontato tutto ai carabinieri. A quel punto il clan della mafia si è spinto fino a fornire all’uomo un avvocato che aveva il compito di far passare per pazza la moglie, con tanto di documentazione legale, ma i carabinieri non sono caduti nel tranello. Il marito della donna, forse  preda ad una forma della sindrome di Stoccolma, ha collaborato con i mafiosi invece di sostenere la moglie, testimoniando più volte che la donna aveva “problemi psicologici”.

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Il clan della mafia è stato completamente sgominato, ma l’atteggiamento del marito è stato considerato ugualmente colpevole, con l’aggravante di aver cercato di minimizzare le prove a carico dei mafiosi. L’uomo è stato condannato quindi a 4 anni. Nella sentenza di condanna si legge: “Il compendio probatorio raccolto dalla pubblica accusa evidenzia come il Siracusano abbia chiaramente manifestato la sua decisione di schierarsi, anche da vittima, dalla parte dei suoi estorsori e ha imposto tale scelta alla moglie”. Tentato di imporre, si potrebbe dire, perchè la donna lombarda ha mantenuto il suo sangue freddo e ha continuato per la sua strada, pur non abbandonando il marito. Questa tragedia che ha colpito una famiglia di Busto Garolfo e quindi dell’ Altomilanese, ha molto da insegnarci sui metodi utilizzati dalla mafia, ma anche dalla camorra e dalla ndrangheta, e può darci gli elementi per imparare a difenderci. (Fonte: Repubblica.it)

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Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.

Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

Un pensiero su “Busto Garolfo: storie di mafia, camorra e ndrangheta

  • Giovanni Pancari

    Gent.ma Sig.ra Ilaria, dalla sua NOTA vedo che con la mafia non si è mantenuta al passo con i tempi !!!!!! se vuole colmare questo vuoto, io sono a sua disposizione !!!! Infatti, da oltre 47 anni sono vittima, pluriottuagenaria, di mafia e magistrati “deviati” !!!!!! Ho tanti validi documenti, che lei non saprebbe da dove incominciare e sono l’unico(!) ad avere centinaia di registrazioni (su nastro e digitali)…. anche di udienze “deviate”, di verbali falsi di mie deposizioni e/o interrogatori quale persona a conoscenza dei fatti !!!!!! MI HANNO FATTO TERRA BRUCIATA ATTORNO E, COME SE NON BASTASSE, NON TROVO PIU’ AVVOCATI E PERITI, DISPOSTI A LAVORARE PER ME !!!!! Ciò non può e non deve durare ancora a lungo …..fra pochissimo sarà conclusa la truffa (Aste Giudiziarie: tipo quella della Saguto & C.co di Palermo) per rapinarmi del mio patrimonio (v.allegato: Sito web) !!!!!
    Una gentilissima Signora della Lega, si è interessata positivamente al mio caso: Susanna Anvar !!!! Sono però trascorsi tanti anni e……la mia “Storia” si arricchisce sempre più di crimini commessi dal “clan” Iacono e dai magistrati che li sostengono !!!!!

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