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Squadra Mobile. Un bilancio settimanale fra accendini e felpe

La squadra mobile della Polizia di Stato, a seguito dell’intensificazione dei servizi nel capoluogo milanese e nella provincia volti al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, ha arrestato negli ultimi sette giorni 3 persone e ha sequestrato complessivamente 1,8 kg di cocaina e oltre 8mila euro in contanti. Gli agenti della Sesta Sezione della Squadra Mobile che se ne stavano occupando avevano saputo che uno straniero aveva, all’interno della sua abitazione, una cospicua partita di droga e così hanno messo sotto sorveglianza, lo stabile in via Cenisio in cui vive.

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L’albanese e la squadra mobile che lo osserva

Verso le ore 23:45 dello scorso venerdì scorso 19 gennaio, i poliziotti hanno raccolto i primi risultati. Hanno visto uscire dall’appartamento lo straniero e hanno deciso di procedere al controllo. Nell’abitazione, all’interno di vari mobili, sono stati trovati complessivamente 680 grammi di cocaina suddivisi in oltre 250 dosi, due bilancini di precisione, una macchina per il sottovuoto, materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente e la somma di 8mila euro.

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All’interno del box di sua pertinenza, gli agenti hanno invece trovato e sequestrato altri 40 grammi di cocaina e 150 euro. L’uomo, un 34enne albanese, regolare sul territorio nazionale e con precedenti di polizia, è stato portato al carcere di San Vittore e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Stessa sorte è toccata ad un 42enne italiano, con precedenti di polizia per spaccio di stupefacenti.

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Il piccolo fiammiferaio

squadra mobile,accendini,felpe,droga. Squadra Mobile. Un bilancio settimanale fra accendini e felpe - 27/01/2024

Lunedì 22 gennaio un uomo è stato notato dagli agenti della Squadra Mobile, verso le ore 17, in corso Sempione. Era a bordo di un’autovettura in evidente attesa di qualcuno. Dopo pochi minuti è infatti arrivato un 44enne italiano che è salito sull’auto ed he è sceso subito dopo. Fermato dai poliziotti, ha consegnato spontaneamente un involucro contenente 0,4 grammi di cocaina e ha dichiarato di averlo acquistato poco prima.

Gli agenti hanno quindi fermato l’auto, con a bordo il pusher, in Via Marco Ulpio Traiano. All’interno c’erano 4 accendini contenenti 14 dosi di cocaina, 7 grammi, e 350 euro nel marsupio che portava a tracolla. A casa sua, i poliziotti hanno poi sequestrato un etto di hashish, 2 bilancini di precisione e materiale per il confezionamento per le dosi di droga. L’uomo è stato giudicato per direttissima.

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Il portabagagli dell’incensurato

Nel pomeriggio di mercoledì 24 gennaio, invece, i poliziotti della Sesta Sezione hanno arrestato un 31enne italiano per la detenzione ai fini di spaccio di oltre un chilo di cocaina. Non aveva precedenti legati agli stupefacenti. Gli agenti, mentre passavano davanti di un autolavaggio a Segrate, lo hanno notato a bordo di un’automobile che si guardava intorno con fare sospetto. Lo hanno fermato e gli hanno chiesto i documenti e poi lo hanno sottoposto a una perquisizione personale. L’uomo ha mostrato un evidente nervosismo. Infatti, dietro una paratia del portabagagli, è stato trovato un panetto di cocaina del peso di circa 1,1 kg.

Se il bancomat non funziona

Altro successo dei poliziotti della Squadra Mobile è avvenuto martedì 23. Hanno arrestato 4 sudamericani per furto e uso illecito di carte di pagamento. Verso le 19 i poliziotti hanno visto un uomo e una donna che, confabulando tra loro, si aggiravano lungo via Torino guardando negozi in cui entrare. Entrati in un negozio di abbigliamento, i due hanno prelevato dei capi di vestiario. Poi l’uomo, un 26enne cubano, si è recato alla cassa per pagare i prodotti che aveva preso dagli scaffali. Alle casse, però, la carta di pagamento che aveva utilizzato non è stata accettata e i due hanno lasciato i prodotti sul bancone e sono usciti.

Subito dopo sono entrati in un vicino negozio di abbigliamento intimo, i poliziotti hanno assistito alla stessa scena che, anche qui, si è conclusa con il mancato pagamento perché la carta non era stata accettata. Usciti anche da quest’ultimo negozio, i due hanno gettato la carta in un cestino dei rifiuti e si sono diretti presso la MM Duomo.

Sono stati quindi fermati dai poliziotti, che hanno anche recuperato la carta bancomat gettata. I due hanno fornito versioni discordanti e non corrispondenti alla realtà. Prima hanno detto di non essere entrati in alcun negozio e, poi, si sono contraddetti dicendo di aver comprato delle cose in alcuni esercizi commerciali del centro città, negando di aver provato ad effettuare pagamenti a mezzo bancomat ma di aver utilizzato esclusivamente denaro contante.

I poliziotti, però, hanno rintracciato la proprietaria del bancomat, una signora di 85 anni cui era stato rubato il portafoglio due giorni prima in un fast food. Hanno arrestato il cubano, che ha numerosi precedenti penali, e la 21enne italiana ma di origini sudamericane per indebito utilizzo di carte di credito.

Osservare dall’alto

Negli stessi momenti un altro gruppo di poliziotti della Squadra Mobile stava seguendo una coppia, un cileno di 40 anni e un’argentina di 33, che, anche loro individuati per il loro modo sospetto di spostarsi caminando lungo via Torino, sono entrati nel negozio di una catena di grandi magazzini in corso Vittorio Emanuele. Guardavano la varia merce esposta dal piano ammezzato, coprendosi l’un l’altra ma senza riuscire a prendere nulla.

Quindi si sono spostati al piano superiore. La donna ha prelevato da dagli espositori due felpe nel corner di una casa di moda per abbigliamento invernale e si è recata nel camerino mentre il complice ha preso una maglia chiedendo informazioni al commesso, per distrarlo. Uscita dal camerino la donna ha passato le felpe al cileno che le ha nascoste in una borsa di tela e sono immediatamente usciti in strada senza che la barriera antitaccheggio entrasse in funzione.

I poliziotti li hanno immediatamente fermati e la donna è stata trovata in possesso di un risolutore magnetico per etichette di sicurezza, uno strumento utilizzato verosimilmente all’interno del camerino per estrarre le placche antitaccheggio dai capi. Il valore complessivo di quanto avevano rubato era di 1.100 euro. L’uomo, oltre alle felpe appena rubate, aveva con sé un paio di occhiali da sole, del valore di 250 euro, e non è riuscito a giustificarne il possesso. Sono risultati esser stati rubati da un negozio di ottica di via Broletto, motivo per il quale i due sono stati arrestati per furto aggravato in concorso e denunciati anche per ricettazione.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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