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Furato di Inveruno. Cosa è successo a Tabata?

Tabata è una giovane border collie di appena un anno e mezzo. Abita con i suoi padroni e i loro bambini nel comune di Inveruno, in provincia di Milano, più precisamente nella frazione di Furato. Negli ultimi 4 mesi per 3 volte è stata avvelenata da qualcuno che, passando a fianco della recinzione del giardino, gli allunga dei bocconi avvelenati. L’ultima volta è stato ieri a mezzogiorno e la dose di lumachicida che era nel boccone era così forte che ha rischiato di ucciderla.

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Tabata deve la vita alla prontezza di riflessi della sua padrona, che si è subito accorta che Tabata stava male. “ieri, verso mezzogiorno, ero uscita di casa per la spesa. Solo una ventina di minuti, ma quando sono tornata a casa Tabata stava male. Tremava e aveva crisi convulsive, ho tentato di aiutarla ma poi ha iniziato a vomitare del liquido azzurro. l’avevo già visto, era la terza volta che succedeva. La ho portata immediatamente in clinica, dove l’hanno intubata e sedata profondamente per evitare il più possibile danni al cervello. L’abbiamo presa in tempo, un ritardo e non avrebbe avuto scampo.”

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Purtroppo però solo il tempo potrà dire quali e quanti danni fisici ha riportato la cagnolina. Ora sembra sia meglio, ma non è ancora del tutto fuori pericolo. Nel pomeriggio le hanno tolto i tubicini e dorme profondamente.

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Chi odia Tabata?

E’ la terza volta che qualcuno che abita nelle vicinanze passa davanti al cancello del giardino e allunga alla cucciolona un boccone con del veleno. La prima volta circa 4 mesi fa era veleno per i topi. Tabata era stata male ma l’identificazione immediata del veleno ha permesso al veterinario l’uso di un antidoto. Poi poco più di un mese fa l’ignoto ha di nuovo porto a Tabata un boccone avvelenato. Questa volta c’era dentro del lumachicida, molto pericoloso, ma la dose non era forte. Ieri è successo ancora e la dose di veleno era tale da ucciderla.

La cagnolina abbaia o infastidisce. E’ una cucciola che ha solo voglia di mangiare e dormire e giocare con i due bambini che vivono con lei e che le sono molto affezionati. E’ un cane che si fida di tutti e quindi prende il cibo dalle mani senza sospetti. I due gatti che vivono con lei ad esempio, non sono stati avvelenati. Questo è uno dei fatti che ha portato a sospettare che che il boccone è stato dato solo a lei, come se fosse una questione personale di odio nei confronti delal cagnolina. Non si riesce ad immaginare cosa possa passare per la testa di chi fa un gesto così cattivo contro un animale così dolce.

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Identificabile

Questa volta. però, ci sono delle telecamere che hanno ripreso chi ha avvelenato il cane, e la clinica veterinaria dove Tabata è stata ricoverata ha già fatto partire la segnalazione di ufficio per il reato e ha fatto analizzare il veleno. Nelle prossime ore sarà depositata anche la denuncia. L’identificazione di chi ha tentato di uccidere Tabata, è quindi questione di ore.

Cosa rischia

Il maltrattamento degli animali e il tentativo di ucciderli è un reato penale grave. La pena è dai 3 mai 18 msi di carcere. Dal punto di vista penale le legge seguirà il suo corso, ma c’è anche una parte che riguarda la giustizia civile. Un cane è anche un bene, un affetto, e una proprietà.

Chi la danneggia può quindi essere chiamato a rispondere del danno causato ai padroni del cane con un risarcimento che sarà determinato dai giudici, che terranno conto sia del valore economico sia di quello affettivo del cane. Possiamo dire quindi che chi avvelena i cani ha davanti a sè e ai propri familiari una vita ben poco serena.

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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