Solaro. Baby Gang finisce in comunità rieducativa
Solaro. Questa mattina i carabinieri della stazione di Solaro hanno prelevato e portato in una comunità rieducativa 5 ragazzini che sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di rapina pluriaggravata con armi, lesioni personali aggravate e ricettazione.
Il loro ricovero presso delle comunità rieducative è una disposizione della Procura della Repubblica del Tribunale per i minorenni di Milano. Si tratta infatti dell’esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale di collocamento in comunità, emessa dal G.I.P. del Tribunale per i minorenni di Milano, nei confronti dei cinque ragazzi. Fra loro ci sono anche 2 ragazzini che non hanno ancora compiuto 14 anni e non sono personalmente punibili, dei loro atti sono responsabili i genitori.
Il provvedimento cautelare di oggi è nato dopo la presentazione di una querela al Comando di Solaro dell’Arma nel giugno 2020. Già in quel momento vi erano le prove incontrovertibili della colpevolezza dei ragazzini ed il loro abituale modus operandi. Avevano avuto gli stessi comportamenti in altre occasioni sia a Solaro e sia nei comuni limitrofi dal 2019 al 2020.
Per le indagini i Carabinieri di Solaro, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Milano, hanno utilizzato strumenti investigativi tradizionali e le cosiddette fonti aperte. In pochissimo tempo hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati.
In particolare, uno dei minorenni era stato fermato per un controllo lo scorso ottobre. Era a bordo di una bici di una società di bike sharing che era stata rubata. I 3, in concorso fra loro e con due 13enni e con altri ragazzini in corso di identificazione, il 3 giugno 2020, avevevano chiamato al telefono un loro coetaneo. Erano mesi che lo bullizzavano con messaggi e videochiamate minacciose e offensive.
Non volevano che lo stesso frequentasse una loro coetanea, amica in comune. Al telefono gli avevano dato appuntamento a Ceriano Laghetto in Piazza Diaz. Qui lo hanno costretto a seguirli in mezzo ad un campo, colpendolo poi con calci e schiaffi. Lo hanno poi scaraventato a terra e continuato a colpirlo, provocandogli varie contusioni. Si erano spinti fino ad avvicinargli un coltello al volto e a minacciarlo anche di morte, rubandogli lo smartphone ed una scarpa.
Altri episodi e le foto su Istagram
Un altro fatto simile era successo tra novembre e dicembre 2019. I 5 indagati, dopo aver fatto allontanare un altro loro coetaneo dall’oratorio in cui si trovava, lo avevano percosso violentemente con calci e pugni, unitamente a tre 13enni e con altri ragazzini in corso di identificazione. Quindi gli portavano via una felpa nera che aveva legato in vita. Uno dei 5 l’aveva poi esibita come trofeo in una foto pubblicata sul proprio profilo Instagram.
I bulli finiscono in una comunità rieducativa
Le numerose acquisizioni indiziarie, raccolte in breve lasso temporale, hanno dunque consentito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Milano di giungere alla richiesta di emissione di un provvedimento restrittivo a carico dei cinque giovani. Gli indagati, al termine degli adempimenti di rito, sono stati collocati presso idonee comunità rieducative.
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