Prendimi per mano. Percorso gratuito per i bambini di Corbetta
Prendimi per mano è un’emozionante collaborazione tra lo Spazio Montessori di Cerello, frazione di Corbetta, e lo Studio Stregatto di
Una serata, quella del 22 giugno, con ospiti illustri, in villa Pagani di piazza 25 Aprile a Corbetta, per sostenere l’Aicit di Magenta. La onlus ha infatti donato lo scorso novembre un laparoscopio 4k di ultima generazione che sarà in uso nei reparti di Chirurgia, facente capo al dottor Giuliano Sarri, e di Ginecologia, facente capo al dottor Michele Meschia, dell’ospedale Fornaroli di Magenta.
Dalle 19.45 sarà possibile cenare con 25 euro per adulti, 10 euro per bambini (dai 3 ai 14 anni). Prenotazioni al 335.628529). Eventuali donazioni all’Iban: IT73Z020085757300001036318. Seguirà lo spettacolo di cabaret con ospiti di Zelig: Antonello Arabia, Claudia Borroni e Giovanni Cacioppo. Sostengono i progetti di Aicit Magenta le campionesse olimpiche Laura Milani e Arianna Fontana. L’evento è fatto in collaborazione con gli «Amici Fiamme Gialle».
Ma cos’è il laparoscopio 4K? «Si tratta di una strumentazione all’occorrenza mobile che consente di fare interventi in maniera non invasiva e in caso di patologie tumorali – premette Daniele Bolzonella dell’Aicit Magenta – Con 3 o 4 piccoli fori in cui il chirurgo va ad inserire delle pinze apposite, si operano tumori al retto, addominali, all’utero e ginecologici in maniera meno invasiva, soprattutto se a questo laparoscopio viene unito a quello in 3D che avevamo precedentemente donato – prosegue – L’anestesia è sempre generale ma siccome la tecnica è meno invasiva, la degenza è minore, si possono trattare pazienti anche in età avanzata, non c’è grande perdita di sangue, si agisce a volte laddove con le tecniche tradizionali non si riusciva a vedere o a intervenire, anche perché il chirurgo è assistito da un computer nell’agire».
Si tratta di un’apparecchiatura del valore di 140mila euro iva compresa, che l’Aicit magentina ha ottenuto a 100mila euro circa e che è già stata pagata per la metà. Resta l’altro 50 per cento da trovare grazie a eventi come questo
Aicit significa anche assistenza nel trasporto verso i luoghi di cura. «Continua la nostra collaborazione con il San Raffaele – conclude Bolzonella – Il numero dei trasportati è leggermente aumentato perché sono in aumento leggero i tumori, soprattutto al seno. Ma c’è da dire che si curano anche più efficacemente, con risultati positivi. E poi c’è la valenza altissima della prevenzione».
Articolo aggiornato il 14/06/2019 20:48