Magenta

A Magenta: apertura di piazza Liberazione, taglio dell’erba e illuminazione. Le strategie future del Comune

La viabilità al centro, laddove i magentini hanno lamentano anche buche e la non curanza del verde pubblico in alcuni punti di Magenta. Strade dissestate con buche ma soprattutto l’apertura di vie a senso unico e di piazza Liberazione. Quest’ultimi due i grandi temi che tengono banco da tempo e che attorno a loro hanno tutta una nuvola di polemiche, nonché botta e risposta tra maggioranza e opposizione, coinvolgendo commercianti e cittadini. A fare il punto su tali questioni lo hanno fatto il sindaco Chiara Calati, il suo vice Simone Gelli e l’assessore Laura Cattaneo.

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. A Magenta: apertura di piazza Liberazione, taglio dell’erba e illuminazione. Le strategie future del Comune - 05/06/2019

Piazza e posteggi

«Inversione senso di marcia in via San Biagio, apertura via Pretorio, piazza Liberazione e altre ancora laddove Silvia Minardi è stata con l’amministrazione comunale di Giuliana Labria una delle sostenitrici della chiusura di piazza Liberazione. Cosa vuole fare? Aprire e riaprire la Piazza non costa poco ma si parla di centinaia di migliaia di euro – esordisce il vicesindaco magentino Simone Gelli – Non venne neppure mai costruito un piano urbano del traffico per capire le conseguenze della chiusura, che ha implicato ripercussioni sulla viabilità essendo Magenta una città a pianta romana. Basta poi con la questione silos perché c’è un contratto decennale con Asm stilato con l’Amministrazione comunale di Marco Invernizzi che ha imposto le regole sui parcheggi; ricordiamo che l’idea era quella di estendere i parcheggi blu fino al quartiere Nord. Noi non lo abbiamo accettato – prosegue Gelli  – La recessione del contratto costerebbe a Magenta per lo meno 200mila euro. Su Asm hanno fatto un pasticcio mai visto prima! Siamo stati noi però a dimezzare le tariffe». Gelli ha “dato la sveglia” all’opposizione, presentandosi in conferenza proprio con una sveglia vintage.

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« Inversione alcuni sensi unici, è una decisione non arbitraria ma che necessita di consultazione: ogni azione ha conseguenze – rimarca il sindaco Chiara Calati – L’apertura della piazza risulta invece complessa e poi è una scelta diversa dalla concezione moderna di città, dove si chiude il centro storico per facilitare la socialità, l’afflusso ai negozi. Noi vogliamo uno slancio verso il futuro con maggior decoro e arredo urbano, maggiori servi. Tutto in unità d’intenti con Confcommercio. Vorremo una piazza omogenea e gradevole dal punto di vista architettonico. Stiamo valutando l’installazione di isole wi-fi, colonnine x ricarica cellulare oppure per auto elettriche (quest’ultime non in piazza). Aprire la piazza significa un ritorno al passato di 20 anni. Non caliamo niente dall’alto, si intende, così come la cantierizzazione di via Garibaldi: opera necessaria che vorremmo fare al più presto. A tal proposito ci confronteremo con i commercianti e con le associazioni di categoria – prosegue – Mi viene tuttavia da pensare a chi si è battuto tanto per l’uso della bicicletta e che ora vuole aprire la piazza alle auto». Il piano strade, stando all’Amministrazione Calati, sta arrivando.

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Via Santa Crescenzia e illuminazione pubblica

«Abbiamo rifatto il marciapiede di via Santa Caterina – continua l’assessore Laura Cattaneo – E’ vero, ci sono state tante segnalazioni di persone che cadevano, ma non solo ora e nessuno aveva posto mano. Fu fatto 15 anni fa dall’allora Amministrazione Labria. L’intervento è stato fatto su un marciapiede di passaggio per il mercato del lunedì, luogo di transito per alunni. Abbiamo oltretutto messo sul marciapiedi gli attacchi della corrente elettrica per posizionare nel futuro prossimo delle lanternine per rendere più appetibile e luminoso il passaggio su richiesta dei commercianti, con i quali ho contatti proficui – rimarca – Un investimento di 30mila euro laddove nessuno aveva fatto nulla per anni».

«Anche per quanto riguarda l’avvallamento di via Roma, l’intervento è stato fatto in concomitanza alle celebrazioni per la battaglia di Magenta per pura casualità perché i lavori erano in programma – conclude la prima cittadina – La chiusura di altre buche verrà fatta dopo la battaglia di Magenta». La prima cittadina ricorda anche i 15mila euro tra parco Naj-Oleari e ossario per l’illuminazione. Illuminazione veicolata dal progetto di illuminazione pubblica. «A chiusura gara forniremo i dettagli. Non è quindi una mancanza di ascolto o incontro. Non si può mettere i lampioncini ovunque» asserisce il sindaco Calati.

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Il verde pubblico

«Cigli non a contratto per gli sfalci (condizione ereditata dall’Amministrazione di Marco Invernizzi). Dobbiamo fare ogni giorno i conti con le carenze lasciate dall’Amministrazione comunale precedente. Non abbiamo risorse per altri sfalci. Dobbiamo ottimizzare quello che abbiamo – rimarca con forza il sindaco Chiara Calati –Per il taglio del verde stiamo lavorando». «Asm ha fatto una sorta di mea culpa doveroso perché ognuno deve prendersi le sue responsabilità, noi ci mettiamo la faccia ma loro devono dire che cosa è successo – conclude Laura Cattaneo -Non penso che i ritardi siano dovuti solo al clima e comunque interventi fatti non bene. Sottolineiamo anche gesti di buona civiltà come chi ha fatto in proprio degli sfalci».

Nota della redazione
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Cristina Garavaglia

Giornalista

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