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Il vero problema della sicurezza: i furti

Sicurezza. La diffusione dei dati della polizia di Stato sui reati commessi nel 2018 dà una visione diversa della situazione della sicurezza a Milano e in provincia. Il vero problema sono i furti.

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Rispetto al 2017 tutti i reati sono diminuiti. Di più a Milano città e meno in provincia. Un risultato nel complesso positivo anche se permane il forte senso di insicurezza nei cittadini. E’ stato lo stesso questore Sergio Bracco, nominato da pochi giorni a Milano, a porsi questo problema. Qualche giorno fa, ne ha parlato durante la conferenza stampa annuale che riserva ai giornalisti che si occupano di cronaca nera e di cronaca giudiziaria. La colpa, se di colpa si può parlare, è stata data ai giornalisti. Forse perchè preferiamo scrivere di notizie un po’ originali rispetto quelle della routine. Lo sappiamo che ogni giorno in media sono arrestati 10 gambiani che spacciano Marijuana al parco Sempione, e che ci sono tanti controlli al boschetto di Rogoredo ma, a meno che non ci sia il colpo grosso, è difficile che la notizia interessi. Il diffuso senso di insicurezza però secondo me non deriva dalla preferenza che i giornalisti mostrano per il dettaglio truce.

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I dati della polizia di Stato

A Milano nel 2018 la polizia di stato si è occupata di 6 omicidi volontari. In provincia, compresa Monza Brianza, sono stati 22. Tutti risolti con i colpevoli assicurati alla giustizia. Le rapine a Milano sono state 2476, il 16,49% in meno rispetto al 2017. In provincia sono state 3.613 con una diminuzione del 13,23%. In totale i reati sono stati a Milano 142.703 con una diminuzione del 4,2% e in provincia 253.193, con una diminuzione del 3,38%. Gli arresti sono in linea con le rapine. Chi compie rapine non sfugge alla cattura.

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I furti e il diffuso senso di insicurezza

Nonostante il grande lavoro che compiono le forze dell’ordine, i furti denunciati alla Polizia di Stato sono stati 89.587 a Milano città e 150.557 nel resto della provincia. Questi sono solo i dati della polizia. Mancano quelli delle polizie locali, e quelli dei carabinieri. Inoltre c’è anche chi non denuncia il furto. Il numero può solo crescere.

Il ragionamento è semplice. Sono più di 240mila furti in un anno. 658 furti al giorno. Nel 2018, 1 milanese ogni 20 è stato derubato. In provincia, compresa Monza Brianza, si arriva a un cittadino ogni 13. La percentuale totale è almeno 1 su 17. Considerando che ogni persona ha circa 100 conoscenti e familiari che sente con regolarità, significa che ogni milanese conosce almeno 4 persone che sono state derubate. Ecco come la statistica dimostra il motivo per cui i milanesi, nonostante la diminuzione dei reati, non si sentono al sicuro.

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Gli arresti e le scelte politiche

Per il furto semplice, anche in flagranza, non è previsto l’arresto. Per il furto aggravato, con violenza anche sulle cose è, invece, previsto. In tutto e per tutti i reati, sono state arrestate 7mila persone. Gli indagati sono circa 21mila. Chiaramente, lo dicono i numeri, il furto è largamente meno punito rispetto alle rapine o ai delitti contro le persone. I numeri delle forze dell’ordine sono limitati. E’ normale quindi che gli sforzi siano tutti indirizzati a reprimere i reati più gravi, in una situazione di emergenza come quella in cui ci troviamo. Però è altrettanto normale che essere derubati continuamente generi un forte senso si insicurezza.

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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