Prendimi per mano. Percorso gratuito per i bambini di Corbetta
Prendimi per mano è un’emozionante collaborazione tra lo Spazio Montessori di Cerello, frazione di Corbetta, e lo Studio Stregatto di
Verolanuova – “Sulle ali del mito atlantideo, alla scoperta delle origini meteoritiche del lago Gerundo”. Una conferenza tenuta dall’antropologa Antonia Bertocchi sul lago Gerundo e il drago Tarantasio si svolgerà domani presso la biblioteca comunale di Verolanova (Bs), alle 15, via Semenza 2. Si parlerà anche del mito di Atlantide e come possa essere anche applicato agli abitanti dell’antica Padania.
I miti sono storie che paiono inventate e si tramandano nei secoli, ma all’interno delle pieghe del racconto fantastico, e spesso inverosimile, si nascondono tanti retaggi, tanti segreti, tante forme culturali utilizzate per esprimere pensieri, paure o speranze. Possono essere queste forme di racconto tramandato che permettono agli studiosi di ricavare informazioni sul modo di vivere e di pensare dei nostri antenati. Ciò che non è stato scritto e provato è arrivato a noi in un’altra forma. Il mito del drago dall’alito pestilenziale, domato da santa Marta oppure ucciso da San Giorgio, che compare sulle bandiere e sugli stemmi, che mangia bambini oppure saraceni che escono dalla sua bocca. Simbolo lombardo tanto quanto il leone è Veneto. Eccolo quindi il drago Tarantasio, che viveva tra le paludi del Lago Gerundo.
Il lago Gerundo era la grande palude che fino al medio evo si trovava al centro della pianura padana. Un tempo c’era il mare Adriatico. Poi l’acqua si è ritratta piano piano, man mano che i fiumi riempivano il fondale di terra fertile. Il mare era diventato prima un lago salmastro. Poi per tanto tempo una poco salubre palude, fino a che i monaci non la hanno bonificata. Antonia Bertocchi vi porterà, quindi, in una conversazione, in cui si