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Scuola. Chi bigia adesso sono i prof. Se ne parla in Regione

Brutta storia a Milano. I prof bigiano la scuola e la giustificazione non convince. Succede anche nelle scuole primarie. In troppi chiedono permessi per malattia presentando certificati medici rinnovati di settimana in settimana. In questo modo i presidi sono sempre più in difficoltà e gli studenti si ritrovano divisi in altre classi, con ore buche. In certi casi non si riuscire a garantire la continuità didattica.

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Sotto accusa sono i docenti di ruolo nominati dal ministero, troppo spesso residenti in regioni lontane da Milano e che non si presentano alle lezioni giustificando le assenze con motivi famigliari o con certificati medici brevi rinnovati settimanalmente. Il sistema serve per non perdere il diritto al posto di lavoro di ruolo intanto che maturano le richieste di trasferimento o che si libera qualche posto più vicino a casa loro.

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Maggiori visite fiscali ai bigioni della scuola

La situazione e le lamentele degli studenti sono finiti sui tavoli del consiglio regionale della Lombardia con una interrogazione presentata dal vicepresidente del consiglio Fabrizio Cecchetti.  “Quanto sta accadendo a Milano con i ‘professori fantasma’ è la dimostrazione del fallimento delle politiche di Renzi e del Pd sulla scuola. Urge un intervento forte dell’Ufficio Scolastico Regionale per garantire il regolare svolgimento delle lezioni ai nostri studenti”.

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Nella interrogazione si chiede un interessamento da parte della Regione per risolvere queste problematiche. “Alcuni insegnanti conservano il posto di lavoro ma di fatto non garantiscono la continuità didattica creando così un danno a studenti, famiglie e alle scuole stesse. Queste assenze infatti portano alla continua chiamata di supplenti da parte dei dirigenti scolastici e allo smistamento degli alunni in più classi. Occorre quindi stanare i furbetti con maggiori visite fiscali e dare migliori strumenti ai dirigenti scolastici per verificare e accertare le irregolarità”.

E’ questione anche di autonomia

Nell’interrogazione Cecchetti richiama anche le trattative sull’autonomia che sono in corso tra la Regione e il Governo. Una delle materie richieste dalla Lombardia è proprio l’organizzazione scolastica. “La Giunta ponga questa problematica durante i tavoli con il governo: se la Lombardia gestisse direttamente le scuole queste cose non accadrebbero”.  per il momento la richiesta di Cecchetti alla giunta regionale è quella di “adottare ogni idoneo provvedimento al fine di garantire la continuità didattica, avviando azioni congiunte anche con l’Ufficio scolastico regionale per potenziare i controlli, comprese le visite fiscali, contro gli ‘insegnanti fantasma’.

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Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima con cronaca, cibo e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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